Formaggio in polvere, produttori caseari in rivolta
“Il formaggio non si fa con le polverine. Massimo sostegno alle rivendicazioni degli operatori italiani, verso un’Europa che massifica e cancella le specificità territoriali.” Lo ha dichiarato Francesco Scalia, intervenuto nel corso della manifestazione di Coldiretti davanti a Montecitorio. “Se pure è vero che l’invito dell’Europa ad abolire il divieto dell’uso del latte in polvere interessa solo i formaggi comuni, mentre resta l’obbligo di utilizzare latte fresco per DOP e IGP che, con il latte Fresco Alta Qualità, assorbe oltre 70% del latte italiano, ancora una volta l’Europa mostra di guardare solo al principio della tutela della concorrenza sacrificando le specificità territoriali e la qualità dei prodotti. A quattro anni dalla sua promulgazione non si riesce a dare attuazione, per resistenze dell’Europa alla legge sulle etichettature. E sempre l’Europa non ci consente di avere un marchio che identifichi nel mondo la nostra produzione alimentare di qualità. Sono il primo firmatario di una mozione contro le Agromafie, in cui sosteniamo, oltre le adeguate normative per contrastare le contraffazioni e le influenze della criminalità organizzata, l’adeguata difesa delle produzioni italiane, molte delle quali delle vere eccellenze planetarie. L’Europa non può mettere a rischio un settore chiave dell’economia nazionale come quello dei formaggi che grazie alla sua reputazione, negli ultimi anni, ha fatto registrare un aumento del export pari al 9%. Il governo con i Ministri Galletti e Martina sta già facendo sentire la sua voce a Bruxelles.”