Veroli, ecco la prima mostra collettiva sui Fasti Verulani
Veroli è famosa anche per aver ricevuto da Roma un calendario marmoreo chiamato Fasti Verulani. Una lastra che nel I secolo dopo Cristo ha consentito alla città di condividere con l’Urbe le ricorrenze settimanali e mensili. Un emerologio che oggi, nella versione originale ritrovata nel 1922, giace conchiuso nel museo civico del municipio verolano, ma che turisti e visitatori seguitano ad ammirare in copia in via Vittorio Emanuele. Da allora l’abbinamento delle parole Fasti e Verulani, o Verolani come è stato volgarizzato, è stato usato per tante cose, fino al più famoso festival di teatro di strada. Tuttavia, nessuno ha mai realmente rispettato il principio di fastosità e di importanza che il nome porta con sé. Per questo, la sala d’arte Crystal dal prossimo 28 luglio fino a domenica 11 agosto propone una mostra d’arte collettiva intitolata “Fasti Verolani”. Da quest’anno, peraltro, è stata diffusa ufficialmente la notizia che Fasti Verolani e Fasti Verulani sono un marchi registrati e quindi non potranno essere utilizzati senza il dovuto accordo.
La mostra sarà un omaggio ad artisti verolani originari ed acquisiti, alcuni dei quali purtroppo scomparsi negli anni recenti, che con il loro lavoro, la loro capacità e il loro talento aumentano la gloria di una città già fucina di arte e cultura nel corso di tanti secoli. Luigi Centra, Paolo Gaetani, Paola Passarani, Rachele Quattrociocchi, Ornella Ricca, Pietro Spagnoli, Massimo Terzini e Patrizia Viglianti saranno i protagonisti dell’esposizione, ognuno con un’opera personale. Tecniche, esperienze, poetiche diverse per sottolineare le infinite sfumature dell’arte, tutte esposte per due settimane nella sala d’arte Crystal. La collettiva andrà ad incastonarsi nel più ampio programma della rassegna Psycroma 2024 “Dall’arte alla mente”, proponendo un evento che sottolinei il collegamento che da sempre c’è tra Veroli e l’arte. Collegamento che in passato ha trovato picchi di importanza internazionale nelle figure di Francis Cox e Arduino Scaccia Scarafoni. La mostra potrà essere visitata anche su appuntamento, contattando galleria e artisti direttamente, oppure attraverso i profili social.
Redazione Digital