Fontana di Trevi a pagamento, biglietto 2 euro ecco la passerella

«Può avere un senso un piccolo contributo, 1 o 2 euro». Il sindaco Roberto Gualtieri ha ribadito martedì che l’accesso alla Fontana di Trevi potrebbe richiedere un ticket nei primi mesi del 2025. Il giorno dopo la presentazione di inizio lavori su uno dei monumenti più visitati a Roma con 10-12 mila visitatori al giorno, Gualtieri torna su quel che succederà dopo il 24 dicembre, finiti gli interventi di pulizia e restauro. 
«Noi per il momento non facciamo nessun ticket per la Fontana di Trevi, ma facciamo una cosa di buon senso – ha detto il sindaco -. Il biglietto lo valuteremo, perché questo è un esperimento. Vedremo, per esempio, se serviranno parecchie hostess e allora forse può avere un senso un piccolo contributo, 1 o 2 euro». In ogni caso, come per gli ingressi al Pantheon, dal contributo sono esclusi i residenti a Roma.
«Per i primi mesi – ha ribadito il sindaco – nessun ticket. Ci sarà solo un limite all’affollamento. Poi studieremo se ha senso o no. Spero ora sia più chiaro perché noi facciamo una cosa banalissima. Ieri l’ho spiegata ma leggendo i giornali vedo che non l’ha capita nessuno, evidentemente ci siamo spiegati male noi. Alla Fontana di Trevi faremo una cosa semplice – ha proseguito – oggi si entra normalmente nel «catino». Siccome è un luogo pazzesco ci vengono da tutto il mondo. Stanno tutti stretti e nessuno se la può godere. Allora noi diciamo che lì ci si entra, per esempio, in 100. Il 101esimo aspetta che sia uscito il primo. Se diventa un luogo di turismo consumistico, ognuno deve farsi il selfie… Ora iniziano i lavori di manutenzione che dureranno circa tre mesi, per ripulire la fontana, come si fa regolarmente. Le monetine si raccolgono tutte le sere, le diamo alla Caritas». 
Per permettere i lavori sarà messa una passerella, come era già stata fissata durante il restauro finanziato da Fendi nel 2014-2015. In quel caso i lavori durarono 17 mesi. Anche stavolta, come allora, le monetine si potranno lanciare in una vasca in prossimità del camminamento: l’acqua dell’invaso, infatti, verrà totalmente prosciugata per pulire il fondo dai residui di calcare e dalla vegetazione infestante. L’intervento sulla fontana di Trevi fa parte del capitolo «Caput mundi» del Pnrr dedicato ad altri 35 scrosci d’acqua della Capitale, come sottolineato dall’assessore capitolino alla Cultura, Miguel Gotor. 
A novembre è prevista la chiusura dei cantieri ora in corso nelle fontane di piazza Farnese, Pantheon, piazza della Bocca della Verità, piazza Navona. «Ma di certo ripulire la fontana di Trevi con i suoi 26 metri di altezza è un’altra storia, un progetto molto lungo e complesso» ha spiegato il sovrintendente capitolino, Claudio Parisi Presicce. Ha poi precisato: «Si ha a che fare con tantissimi materiali differenti che richiedono una valutazione dello stato di conservazione molto attenta. L’aggiudicazione è andata a ditte preparate: non dimentichiamo che l’iconica fontana è alimentata dall’acquedotto Vergine che degli undici dell’antica Roma è l’unico rimasto sempre in funzione». L’assessore Onorato: «Ingressi limitati per un turismo slow»
Ingressi contingentati, condivide l’assessore capitolino al Turismo, Alessandro Onorato, confortato dall’ok della ministra dalla sue stesse competenze, Daniela Santanchè: «Stabilire flussi razionali vuol dire garantire anche una esperienza migliore. Lo definerei un turismo “più slow”. In questi due mesi con Zètema, i vigili del fuoco e la polizia municipale, analizzeremo l’andamento delle entrate per la gestione dello spazio fisico. Vogliamo usare Fontana di Trevi come esperimento pilota da riprodurre altri luoghi che oggi non sono vissuti nel modo giusto». In attesa di manutenzione straordinaria, per un importo complessivo di un milione 187mila euro, anche i getti d’acqua del Quirinale, della Barcaccia, delle Tartarughe e delle Tiare. corriere.it