Accoltella la moglie e la uccide, poi chiama i Carabinieri arrestato

«Ho ucciso mia moglie». È stato il marito, Giovanni Salamone, 63 anni, a chiamare i carabinieri dopo aver accoltellato la moglie, 53 anni, costituendosi e confessando il delitto. L’ennesimo femminicidio questa volta è accaduto a Solero, paese dell’Alessandrino. Per la donna non c’è stato nulla da fare. Sarebbe stata uccisa nella camera da letto dell’appartamento in cui i due vivevano in affitto. Non ci sono mai state denunce o segnalazioni che facessero presagire ciò che è poi accaduto questa mattina. All’arrivo del 118 era già deceduta. Il fatto è avvenuto in via Cavoli, al primo piano di una casetta rosa del paese. La donna, Patrizia Russo, insegnante di sostegno alle scuole medie «Lucio Ferraris», era rientrata insieme al marito ieri sera dalla Sicilia (loro terra di origine), dove si sono recati per la campagna dell’olio. Si erano trasferiti a Solero da poco mentre i due figli sarebbero uno a Pisa e l’altro all’estero. Le indagini sul femminicidio sono condotte dai carabinieri del comando provinciale di Alessandria, coordinati dal magistrato Andrea Trucano. «Erano arrivati dalla Sicilia circa un anno fa, li conoscevo di vista». A riferirlo, è Andrea Toniato, il sindaco del paese che dall’Alessandrino porta verso l’Astigiano.  «La nostra comunità – prosegue il primo cittadino – è sconcertata. Si spera sempre che notizie come queste non arrivino mai, invece oggi per tutti noi è un giorno difficile. A cominciare dai vicini, con i quali la coppia aveva più contatti, sorpresi e increduli come succede in questi drammatici casi».
 Il parroco don Mario Bianchi descrive l’uomo come molto riservato. La donna solare, estroversa, molto credente e apprezzata come professoressa. «Entrambi partecipavano alla messa della domenica. Dalla Sicilia si erano trasferiti qui per il lavoro di Patrizia ed erano rientrati dall’isola proprio in questi giorni. Siamo rimasti tutti senza parole per quanto successo: marito e moglie erano sempre insieme, entrambi cordiali. Nella notte deve essere accaduto qualcosa di incredibile e imprevedibile. A quanto mi risulta – prosegue il sacerdote – poco dopo le 6 i vicini sono stati svegliati dal trambusto e dal movimento dei mezzi di soccorso e dei carabinieri, ma prima non avrebbero sentito rumori sospetti». corriere.it