Fontana di Trevi, multa da 50 euro a chi getta monetine ecco le nuove regole
Quanto costa un desiderio? A Trevi – con la fontana sotto restauro, visitabile «da vicino» dalla passerella appena montata – il tradizionale rito che dà titolo a tornare nella Capitale può costare fino a 50 euro, cioè a quanto ammonta la multa per il mancato rispetto del Regolamento comunale. «Tirare le monetine dalla passerella nella fontana senz’acqua adesso è vietato, abbiamo messo una piccola vasca per chi vuole farlo», dice il sindaco Roberto Gualtieri durante l’inaugurazione del camminamento, una struttura che permette di osservare i marmi settecenteschi firmati dall’architetto Nicola Salvi e che resisterà giusto il tempo del restauro per essere smontata prima dell’inizio del Giubileo, il 24 dicembre.
Sulla passerella alla Fontana di Trevi «è vietato buttare le monetine o consumare pasti, se qualcuno lo fa viene multato», ribadisce Gualtieri mentre per terra, a pochi centimetri dal bacino senz’acqua della fontana, di prima mattina è già pieno di monetine.
Monetine e desideri devono perciò finire nella piscinetta allestita dal Campidoglio sui gradoni della scalinata di fronte alla fontana. Non tutti i turisti hanno capito, infatti molti continuano a lanciare le monete nella fontana svuotata e cantierizzata. Ma molti sì: «La piscinetta consente di evitare di tirare le monetine anche senza acqua nella fontana di Trevi – spiega il sindaco -. Con la sua presenza è stato possibile raccogliere più di 10mila euro in una settimana. Così la Caritas ha potuto continuare il suo lavoro importantissimo di sostegno alle persone più deboli. A qualcuno non piace, ma grazie a questa più di mille persone hanno avuto un pasto».
Il giorno dell’inaugurazione sulla passerella, aperta tutti i giorni dalle 9 alle 21 (ma lunedì e venerdì apre alle 11 per la raccolta delle monetine), si entra lentamente. «Troppo lentamente», secondo la vigilanza Zetema che chiede ai primi turisti giunti a Roma per osservare la Fontana di Trevi di accelerare il passo, svelando la procedura studiata per le visite: sulla passerella massimo 130 persone per volta e a passo svelto per evitare che la fila, già un serpentone alla prima apertura, si allunghi a dismisura. Sono le prove generali del contingentamento della piazza che, dopo attente valutazioni sulla fase di sperimentazione, potrebbe portare il Campidoglio a fissare un ticket «simbolico» di 1 o 2 euro da versare per visitare il monumento. «Il biglietto? Come abbiamo detto quello che abbiamo deciso di fare è il contingentamento: una cosa di buon senso, per poter meglio vedere la fontana, poi valuteremo cosa fare successivamente», spiega Gualtieri. Anche perché in giunta non tutti sono d’accordo sul far pagare un ticket ai non residenti, seppure simbolico.
A compiere il primo percorso sulla passerella insieme al sindaco, l’assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio e il sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce. «La passerella consentirà una visione davvero unica anche durante i lavori di manutenzione, importanti e necessari per conservare la fontana – commenta Gualtieri – I lavori saranno completati per dicembre: un tempo breve ma non abbiamo voluto privare romani e turisti della possibilità di vedere la fontana. Abbiamo riproposto la passerella che già nel 2014 fu utilizzata durante i lavori di restauro allora molto lunghi, quasi due anni. Questo è un lavoro molto più rapido, ma poter vedere da vicino le statue della fontana è davvero straordinario, una prospettiva unica. C’è un tappetino contapersone perché così sperimentiamo anche il contingentamento, per una migliore fruizione della fontana». corriere.it