Frosinone, chiusi 3 reparti dell’ospedale cittadini senza assistenza medica

di Daniela Robles 

Un anno fa,  di questo periodo senza che nessuno dicesse niente o che se ne accorgesse, sono stati chiusi tre reparti dell’ospedale di Frosinone. Sono stati chiudi ben tre reparti, fiore all’occhiello della sanità provinciale: psichiatria, ortopedia e urologia. Certo sono rimasti attivi i servizi ambulatoriali ma non è la stessa cosa. Tutto questo è vergognoso eppure nessuno dice niente nessuno prova neanche ad emettere una timida lamentela. Uno di questi reparti, urologia, fu fondato dal dott. Robles , medico specialista di bravura e competenza indiscussa, corteggiato da molte università, che decise di dedicare la sua carriera all’ospedale di Frosinone per spirito di servizio e in fede al giuramento di Ippocrate. Basti pensare che ai suoi funerali nel 2014 la chiesa era gremita. Un elogio di sicuro personale ma anche professionale verso chi sapeva stare dalla parte dei cittadini. Un medico che rappresenta tanti medici  che oggi sono schiacciati dalla burocrazia e dalla falce nera della politica ignorante che governa con la calcolatrice, allontanandosi sempre di più dai reali bisogni dei cittadini.
Ma quello che davvero suona scandaloso è il silenzio della politica della città di Frosinone. Un capoluogo di provincia che lascia smantellare il suo ospedale un reparto per volta, senza dire niente senza fate niente. Dove è finito l’onore e il riconoscimento per questa città che tanto ha lottato per essere capoluogo. Evidentemente non interessa a nessuno se la sanità pubblica di questa città viene fatta a pezzi favorendo inevitabilmente le strutture private. Cittadini è Natale, proviamo almeno a chiedere a Gesù bambino o a Babbo Natale, se preferite, di intervenire e di donare sale in zucca, umanità, sensibilità, buon senso e ai politici vero spirito di servizio. Chissà almeno loro possono intervenire per frenare questa scellerata resa e bloccare l’ignoranza è la cupidigia.