Torna la nebbia in Gran Bretagna, voli in ritardo
Se una volta il fumo di Londra era leggendario, oggi la nebbia è un fenomeno relativamente insolito in Gran Bretagna, dove viene accolta con stupore e sorpresa la notizia dei disagi che in questi giorni stanno colpendo decine di migliaia di viaggiatori. Una spessa coltre di nebbia ha avvolto gran parte del Paese: in alcune zone la visibilità è di appena cento metri e decine di voli tra ieri e oggi sono stati cancellati, ritardati o dirottati su altri aeroporti quando gli scali londinesi di Gatwick e Heathrow sono stati costretti a rallentare atterraggi e decolli. A Edimburgo si teme per le sfilate di maschere e i fuochi d’artificio di Hogmanay, il tradizionale Capodanno scozzese, mentre si registrano problemi e ritardi anche su ferrovie e autostrade. L’ufficio meteorologico indica che un miglioramento, soprattutto nel sud del Paese, potrebbe verificarsi già domani quando il vento spazzerà via la nebbia lasciando però freddo e pioggia. La nebbia di Londra, che è stato un problema per la salute pubblica del Paese in quanto causata non solo dalle condizioni meteorologiche ma anche dall’inquinamento, viene menzionata nella letteratura britannica già dal diciassettesimo secolo e con i romanzi di Charles Dickens diventa una delle qualità immancabili nelle descrizioni della capitale. Il caso più grave riguarda il 1952 quando il fenomeno andò ben oltre il tradizionale «pea-souper», così chiamato per via delle dense tinte giallognole che facevano assomigliare la nebbia a una minestra di piselli o lenticchie: la visibilità scese a una manciata di metri e 40.000 persone morirono in incidenti o per complicazioni respiratorie. corriere.it