Farina di insetti, l’Europa autorizza l’uso della polvere di larve

Una buona notizia per tutte le start-up e i giovani imprenditori che da qualche anno in Italia puntano sulla farina d’insetti. La Commissione europea ha, infatti, autorizzato all’immissione in commercio della polvere di larve intere di Tenebrio molitor, che è un coleottero appartenente alla famiglia dei Tenebrioni. Lo conosciamo un po’ tutti perché si tratta della tarma gialla della farina che non di rado può fare la sua comparsa nelle nostre dispense. La polvere tratta da queste larve, trattata con raggi UV, è stata inserita nella lista Ue dei «nuovi alimenti» (novel food), ovvero quella categoria di ingredienti alimentari che negli ultimi anni stanno comparendo sugli scaffali dei supermercati e sulle tavole di chi pensa che per aiutare un pianeta in sofferenza si debba passare anche da un’industria alimentare sempre più sostenibile. Considerato il candidato perfetto per la produzione industriale, grazie al suo alto tasso di riproduzione, l’allevamento di Tenebrio molitor ha basse emissioni di gas serra, bassa impronta idrica e ridotto utilizzo del suolo. Il ciclo di vita di questa larva, già ampiamente usata per realizzare i cibi dei nostri animali domestici, è diviso in quattro stadi: uovo, larva, pupa e adulto. Le larve, che hanno una lunghezza che va dai 2,5 ai 3,5 centimetri, sono appunto quelle utilizzate come cibo. Un super cibo ad alta digeribilità. Il Tenebrio molitor, infatti, è costituito dal 53% di proteine, dal 28% di grassi e dal 6% di fibre, oltre a essere ricco di vitamine essenziali come la vitamina B1, che stimola i processi metabolici e migliora le funzioni del sistema immunitario. Ma non è finita qui. Le larve gialle della farina contengono amminoacidi in numero superiore a quello di alimenti come il pesce, i crostacei e la carne di manzo e vitelli. corriere.it