Abbazia di Montecassino, opportunità per tutta la città di Cassino
“Turismo da rilanciare attraverso una seria valorizzazione del grande patrimonio storico, culturale, archeologico e naturalistico di cui sono ricchi il Lazio e la nostra provincia – ha affermato Nadia Belli, consigliere comunale di Pontecorvo – Un vero ‘tesoro’ che finora non è mai stato al centro di concrete politiche di rivalutazione. L’esempio più eclatante riguarda Cassino e Montecassino: l’Abbazia, come tutti i dati dimostrano, ogni anno viene visitata da decine di migliaia di turisti provenienti da ogni parte d’Italia. Comitive che però, dopo la visita al monumento benedettino, vanno via senza fermarsi in città. Cassino, in questo modo, non riesce a trarre alcun giovamento dal grande flusso turistico che interessa l’Abbazia. Al contrario, si dovrebbero creare le condizioni affinché le migliaia di turisti attratti dal fascino e dalla storia benedettini abbiano motivi validi per fermarsi anche a Cassino e, in questo modo, possano portare giovamento economico alle attività commerciali cittadine. Penso innanzitutto, e ovviamente, al potenziamento di quanto già esistente, come ad esempio l’Historiale, la Rocca Janula, il Teatro romano, le strutture culturali, ad oggi non sufficientemente ‘sfruttate’. Ma penso soprattutto all’assoluta necessità di creare nuove ragioni di attrazione, sempre nel campo culturale ma anche naturalistico, vista la vicinanza con stupende aree ambientalistiche. E poi, non da ultimo, andrebbe sfruttata la posizione geografica strategica che pone Cassino e il Cassinate a metà strada tra Roma e Napoli: in merito, andrebbero create le condizioni affinché gli enormi flussi turistici che viaggiano sull’A1 possano essere, almeno in parte, deviati nel nostro territorio. I programmi per fare tutto questo li abbiamo: c’è da attendere ancora poco, e dopo il 13 febbraio anche in questo campo ‘niente sarà più come prima’”.
Redazione Cassino