“Abbiamo ricevuto il tuo curriculum”, ecco la nuova truffa telefonica

Sullo schermo appare un numero di cellulare non memorizzato in rubrica. Prefisso italiano +39. «Salve, abbiamo ricevuto il tuo curriculum», esordisce una voce preregistrata prima di invitare il destinatario ad avviare una chat su WhatsApp. Sta accadendo in questi giorni a moltissimi utenti italiani, spesso anche ripetutamente. Se non si sta cercando lavoro, facile capire di trovarsi di fronte a una truffa telefonica. Viceversa il rischio concreto è quello di cadere nella trappola, complice l’apparente affidabilità del numero (punto debole invece dell’altrettanto diffuso tentativo di raggiro con il +33). Raccomandazione numero uno: neutralizzare il problema interrompendo subito la chiamata, tanto meglio se con annesso blocco del numero. A rendere particolarmente insidiosa la minaccia in questione è anche la sua fase «clou». Come riportato da diverse testimonianze, avviare la suddetta chat su WhatsApp conduce infatti a entrare in contatto con una (finta) società pronta a remunerare lo svolgimento di compiti online piuttosto banali, proprio come nel caso della cosiddetta «truffa dei “Mi piace”». Obiettivo: conquistare la fiducia della vittima fino a spingerla a investire, sempre in Rete (e generalmente su piattaforme di trading), somme di denaro sempre più cospicue con la promessa di ulteriori guadagni tanto facili quanto rapidi. Peccato però che, non appena versata una determinata cifra, i cybercriminali spariscano senza farsi più sentire. Come sempre al cospetto di simili tecniche ingannevoli, conosciute come «Online Recruitment Scam», occorre diffidare delle occasioni troppo belle per essere vere. In gioco d’altronde non ci sono solo i propri risparmi, ma anche tutti i dati personali e sensibili forniti nei (presunti) processi di assunzione. Guai dunque a seguire le indicazioni ricevute, anche perché le aziende strutturate impiegano canali ben diversi da WhatsApp per reclutare il personale. A questo link la nostra guida completa sulle truffe telefoniche e online più diffuse: come riconoscerle e cosa fare per difendersi, evitando così pessime sorprese. Qui, invece, il form per segnalarle alla Polizia Postale. corriere.it