Accoltellato all’uscita della stazione Termini, in gravi condizioni ricoverato urgentemente
É stato accoltellato domenica 5 febbraio alle 23,30 e adesso lotta tra la vita e la morte. Tutto è accaduto all’uscita della stazione Termini, teoricamente iper presidiata dalle forze dell’ordine: Arturo Luca Battisti, milanese di 46 anni, arrivato nella Capitale per restarvi qualche giorno, è stato colpito con tre fendenti al torace. L’uomo, che ha un precedente per droga, è stato ricoverato in gravissime condizioni al Policlinico Umberto I, mentre i suoi accoltellatori – tre giovani del Marocco – sono stati arrestati. In base alle prime evidenze, si è trattato di un tentativo di rapina concluso nel sangue: gli aggressori hanno portato via il cellulare e venti euro. Le indagini per chiarire bene la dinamica dell’accaduto tuttavia proseguono. I tre sono stati subito identificati grazie ai servizi aggiuntivi predisposti quotidianamente dal Viminale su Termini, come conferma il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: «L’immediata identificazione dei presunti autori dell’accoltellamento in via Giolitti a Roma dimostra l’efficacia dei servizi di polizia che stiamo svolgendo nelle principali stazioni italiane e nelle aree limitrofe». Ed è, «grazie alla reiterazione delle attività di controllo del territorio che le volanti della polizia sono intervenute immediatamente», conclude Piantedosi, «individuando i soggetti coinvolti tramite il sistema di videosorveglianza e la conoscenza diretta degli abituali frequentatori dei luoghi». Il pm Francesco Basentini, sulla base delle informative degli agenti del commissariato Viminale, per oreprocede per tentato omicidio ai danni del turista milanese. L’ennesima aggressione arriva a poche settimane dal tentato omicidio della giovane israeliana da parte di un senzatetto polacco, in seguito arrestato dalle forze dell’ordine, avvenuto dentro lo scalo ferroviario. Stavolta però tutto si è svolto al di fuori del terminal in via Giolitti. La sera del 31 dicembre una ragazza israeliana di 24 anni era stata accoltellata da un cittadino polacco Aleksander Mateusz Chomiak, mentre acquistava un biglietto ferroviario. Le immagini delle telecamere a circuito chiuso avevano ripreso l’aggressione e il lavoro della polizia con l’esame di tutte le telecamere avevano poi consentito di ricostruire i suoi movimenti, dal momento della partenza nella zona Sud della Capitale sino all’arrivo allo scalo ferroviario. corriere.it