Alfieri del lavoro, ecco i 25 giovani studenti premiati da Mattarella

Giacomo Calogero (19 anni, di Casarano, Lecce) per 4 anni ha partecipato alle Olimpiadi di Chimica e le ha vinte. A quelle di Fisica è arrivato primo e secondo. Oggi studia Fisica alla Normale di Pisa. E suona la batteria. 
Chiara Montaguti di Ravenna (18 anni) frequenta la facoltà di Ingegneria meccatronica a Bologna; nel tempo libero insegna ballo liscio e per divertirsi fa anche la majorette nella banda della sua città. 
Alice Rizzo di Cosenza, 17 anni, è stata premiata per la sua media costante negli anni della scuola superiore: sempre 10. Poi è arrivata al MedTec, il corso di laurea in Medicina e Ingegneria in inglese del Politecnico di Milano. Scrive poesie e ha vinto diversi premi letterari. 
Media del 10 anche per Rahela Pashaj, nata a Durazzo 20 anni fa e trasferitasi a Taranto: oggi studia International Economics and Finance alla Bocconi di Milano, suona la chitarra e ama la mitologia greca. Loro sono solo alcuni dei 25 «Alfieri del lavoro» che lunedì verranno premiati dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale come i migliori studenti d’Italia. Arrivano da tutta Italia – 9 Province del Nord, 5 del Centro e 11 del Sud – e sono stati selezionati tra 3.378 candidati. Dei 25 premiati, 14 sono ragazze; in 17 si sono diplomati in un liceo, 8 hanno un diploma di un istituto tecnico. La loro media scolastica oscilla tra il 9 e il 10 e alla maturità tutti hanno ricevuto la lode. Ma ascoltandoli si scopre che sono ragazzi normali con vite normali e grandi sogni. Loro sono solo alcuni dei 25 «Alfieri del lavoro» che lunedì verranno premiati dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale come i migliori studenti d’Italia. Arrivano da tutta Italia – 9 Province del Nord, 5 del Centro e 11 del Sud – e sono stati selezionati tra 3.378 candidati. Dei 25 premiati, 14 sono ragazze; in 17 si sono diplomati in un liceo, 8 hanno un diploma di un istituto tecnico. La loro media scolastica oscilla tra il 9 e il 10 e alla maturità tutti hanno ricevuto la lode. Ma ascoltandoli si scopre che sono ragazzi normali con vite normali e grandi sogni. corriere.it