Arte in Ciociaria, ecco la mostra nel Castello di Fumone

di Massimo Mangiapelo

Ammirare le icone di Sofia Nicoletti è come fare un viaggio dentro il nostro io più profondo, quello spirituale. È come specchiarsi in un mondo magico, tra sacro e profano, dove ognuno di noi può riconoscere la sua identità più interiore. Quindi un’immersione in quelle opere equivale ad una contemplazione di se stessi, per poi venirne riflessi all’esterno con un arricchimento dell’anima. Non a caso il termine icona deriva dal termine greco bizantino eikóna, che significa immagine.

È possibile ammirare queste meravigliose opere fino al 4 ottobre prossimo presso i camminamenti di ronda del Castello di Fumone. La bellissima iniziativa culturale, curata da Lucia De Carolis, è stata inaugurata domenica 6 settembre presso il giardino pensile del Castello di Fumone. Alla presentazione c’erano la stessa Lucia De Carolis, l’artista di fama internazionale Sofia Nicoletti, Biagio Cacciola in rappresentanza dell’Amministrazione Provinciale, il sindaco di Fumone Maurizio Padovano e il critico d’arte Marcello Carlino. Ha portato i suoi saluti anche Luigi Vacana, vicepresidente della Provincia di Frosinone. C’erano anche sindaci e amministratori dei comuni limitrofi, oltre naturalmente a tantissima gente, che ha dovuto fare i turni per entrare nel Castello proprio a causa delle norme per il distanziamento sociale dovuto al Covid.

«L’iniziativa “Icona e Pietà Popolare”, che vede i camminamenti di ronda del Castello di Fumone abitati dalle splendide icone di Sofia Nicoletti – spiega Lucia De Carolis – fa parte di un più ampio progetto di recupero delle radici culturali fumonesi, inscindibili dalla devozione popolare, che culminerà con l’allestimento di un “Piccolo Museo della Religiosità Popolare” nelle sale dell’oratorio, struttura medievale posta nella piazza del paese di fronte alla Collegiata, previsto per l’anno venturo. Il viaggio ideale – dice ancora la curatrice del progetto – parte da una grande mappa del Mediterraneo, perché è lungo i suoi confini che l’icona appare, seguendo i passi degli Apostoli, e si presenta come “una finestra aperta sull’Infinito”, il luogo di una presenza: il mondo in essa rappresentato si irradia verso colui che vi si pone dinanzi in contemplazione, è una via per la Sapienza, si fa “amicizia” con l’Infinito.

Il percorso prosegue alla ricerca delle origini della devozione mariana e la sua evoluzione da potere imperiale a pietà popolare, per soffermarsi negli spazi dedicati al culto della Vergine a Fumone. Da qui – conclude la Nicoletti – “Il luogo del silenzio”: la Parola prende voce nelle icone ortodosse di Sofia. Un piccolo gesto per la nostra grande Madre».

L’evento è stato reso possibile grazie al patrocinio della Provincia di Frosinone, dell’Agenzia regionale del Turismo e del Comune di Fumone, in collaborazione con il Comitato della Madonna del Perpetuo Soccorso, della Confraternita della Pia Unione, della Pro Loco di Fumone, dell’Associazione Culturale La Melusina, dell’Azienda vinicola Casale del Giglio e della Taverna del Barone.