Aumenta il consumo di preservativi, vendite alle stelle con il lockdown
La pandemia ha cambiato usi e costumi a livello globale. Se si è già scritto del boom di lievito e farina nel primo lockdown, è curioso vedere le evoluzioni più recenti negli acquisti dei cittadini del mondo. Come riporta la Bbc, un dato curioso è relativo alla vendite di preservativi che sono aumentate in diversi paesi tra cui la Cina. Il gigante dei beni di consumo Reckitt riporta un aumento “a due cifre” delle vendite di Durex nel primo trimestre del 2021, rispetto a un anno fa. Se nei primi mesi della pandemia, spiega l’azienda, le vendite di Durex si erano ridotte a causa dell’isolamento e dell’aumento dei livelli di ansia, quando invece le regole di distanziamento sociale sono state allentate, si è verificato un boom. Con l’estate in particolare e l’allentamento delle restrizioni in molti paesi, tra cui quelli europei, le vendite sono immediatamente cresciute.
In parallelo da Reckitt segnalano un calo della domanda di prodotti per la salute generica. Si riduce il numero di clienti che hanno fatto scorta di medicinali per il raffreddore e l’influenza, fa sapere la società. Un fenomeno legato anche al miglioramento delle abitudini igieniche: le mascherine e il lavaggio più frequente delle mani hanno infatti ridotto anche i casi di raffreddore. Restano invece elevate, come era stato nel primo lockdown, le richieste per gli igienizzanti. L’amministratore delegato di Reckitt, Laxman Narasimhan ha detto alla Bbc: «La domanda di Lysol e Dettol continua ad essere forte perché i consumatori rimangono attenti alla diffusione del virus. Vedono l’uso dei prodotti e il miglioramento delle abitudini igieniche come un modo per proteggere la loro salute e ritrovare la normalità nelle loro vite». Che passa anche dall’intimità. corriere.it