Ayrton Senna, 30 anni dalla morte del pilota brasiliano
Il 1° maggio 1994 la morte di Ayrton Senna. Nei video originali utilizzati durante il processo bolognese che stabilì le cause dell’incidente, e che portano la firma dei tecnici del Cineca, gli ultimi secondi prima dell’impatto sul circuito di Imola. Dall’analisi dei filmati gli esperti hanno compreso le cause del tragico incidente.
L’incidente fu provocato – come spiega l’articolo del Corriere della Sera del 2014 – dal cedimento del piantone dello sterzo dopo una modifica che lo stesso Senna aveva chiesto per poter vedere meglio la strumentazione della sua vettura. Il piantone era stato diviso in due parti e poi saldato, ma il tubo, come verrà poi dimostrato dalle indagini svolte alla facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna e al centro aeronautico di Pratica di Mare, presentava segni di affaticamento e ruggine e non resse alle sollecitazioni.
La dinamica venne appurata dopo un lungo processo cominciato nel 1997 e concluso nel 2005 quando il reato era già in prescrizione rendendo vana l’accusa di omicidio colposo per Patrick Head, direttore tecnico della Williams. Il piantone fu la causa dell’incidente, ma quella della morte fu il braccetto della sospensione che si staccò e andò a conficcarsi in una fessura del casco colpendo in testa il pilota. Una fatalità beffarda perché sarebbero bastati pochi centimetri e l’oggetto sarebbe scivolato via sbattendo contro il casco senza conseguenze. L’autopsia ha infatti evidenziato che il resto del corpo non aveva subito alcun danno. Per il Brasile e per il mondo fu uno choc incredibile. corriere.it