Bambina rischia di soffocare, messa in salvo al centro commerciale di Frosinone
Nell’immaginario comune gli angeli hanno le ali e sono invisibili, ma in qualche caso assumono le vesti di un essere umano che si trova al punto giusto nel momento più opportuno. E soprattutto hanno un nome e un cognome. Lo sa bene una famiglia di Frosinone che ha avuto la grande fortuna di trovarsi di fronte il presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Frosinone, il dottor Gennaro Scialò che ha salvato una bambina di 10 mesi che rischiava di soffocare a causa di un rigurgito. E’ successo stamattina a Frosinone. A raccontare quanto accaduto è stato lo stesso dottor Scialò, dal 15 ottobre scorso dirigente delle Professioni sanitarie infermieristiche dell’Azienda sanitaria Abruzzo 2 Lanciano-Vasto-Chieti.
“Mi trovavo nei pressi del Bricocenter vicino Le Sorgenti di Frosinone, quando ad un certo punto all’ingresso ho notato le urla e le richieste di aiuto di alcune persone molto agitate. Era una famiglia e tutti i componenti erano nel panico perchè la loro bambina era in preda ad una crisi respiratoria. Quando mi sono avvicinato era cianotica.
Ho chiesto ai presenti di attivare il 118 in quanto un rigurgito le aveva costruito le vie respiratorie e per questo l’ho presa tra le braccia e le ho praticato la manovra per la disostruzione pediatrica delle vie aeree. Nel frattempo immediatamente la bambina ha ripreso regolarmente a respirare una volta arrivati i sanitari della centrale Ares 118 di Frosinone l’hanno presa in carico e trasportata all’ospedale Fabrizio Spaziani per accertamenti, e mi dicono ricoverata in pediatria per accertamenti. Desidero ringraziare i colleghi della C.O. 118 di Frosinone e l’equipaggio dell’ambulanza intervenuta per la rapidità e professionalità dimostrate. Ogni giorno, costantemente 24 ore su 24 gli Infermieri salvano vite, dentro e fuori le strutture sanitarie, in servizio e non, del resto non a caso quest’anno l’OMS ha proclamato il 2020 l’anno degli infermieri e delle Ostetriche e proprio oggi il Santo Padre durante l’Angelus lo ha ricordato ribadendo quanto questa professione sia sempre vicina a chi ha bisogno di noi”.