Battery Day in memoria di Alessandro Volta, ecco le app che fanno scaricare lo smartphone
Il fisico italiano Alessandro Volta ha presentato la prima batteria nel 1801. Ed oggi, oltre duecento anni dopo, le batterie sono per noi quasi indispensabili. È proprio in onore di Volta che ogni 18 febbraio si celebra il Battery Day, ricordando la data di nascita del grande scienziato. In attesa che l’auto elettrica diventi più diffusa, sono soprattutto le batterie inserite nello smartphone a darci più pensieri ogni giorno. Un dispositivo che consultiamo sin da quando apriamo gli occhi la mattina, quando fa suonare la sveglia. Poi si mandano mail, si fissano appuntamenti, si sceglie il ristorante per il pranzo. Navigare sul web è diventata quasi un’abitudine durante il tragitto dal lavoro a casa. E il telefono ci accompagna fino a quando si appoggia la testa sul cuscino, la sera (a volte anche durante la notte). Secondo uno studio della società americana Dscount’s del 2016 tocchiamo il telefono in media 2.617 volte al giorno e gli dedichiamo circa cinque ore su 24. E il principale problema di noi grandi utilizzatori di smartphone è proprio la batteria. Se si esaurisce – e ci siamo dimenticati a casa il caricatore o non c’è una presa a portata di mano – ci sentiamo improvvisamente impotenti e catapultati fuori dal mondo. Persino oggi, nonostante i processori che lavorano sull’efficienza energetica e l’intelligenza artificiale che monitora gli sprechi, è molto difficile che la batteria sia ancora in «verde» quando la sera arriviamo vicino al comodino dove c’è il cavo di ricarica ad attenderci.
Tra localizzazione sempre attiva, notifiche, utilizzo in background e video in autoplay, le app dei social sono tra quelle che consumano più batteria. Per monitorare ciò che più sta sfruttando energia sul nostro smartphone ci sono ormai in quasi tutti gli smartphone degli strumenti nelle impostazioni. Negli iPhone, ad esempio, è stata introdotta alla voce “Batteria” un controllo dei livelli di ricarica e delle attività giornaliere. Così come un conteggio delle ore con schermo attivo e schermo spento. Infine l’utilizzo di batteria per ogni applicazione, quando aperta e quando in background. Anche in Android c’è una funzionalità simile e si chiama anche qui “Batteria”, dove poter monitorare l’utilizzo delle varie app — cliccando sopra ciascuna è possibile vedere anche l’utilizzo in background e, se si vuole, disattivarlo — e anche delle componenti hardware. Ci dice inoltre se ci sono delle applicazioni che ne stanno consumando troppa, il tempo totale di utilizzo e la temperatura. Con il sistema operativo Android 9 è stata introdotta anche la Batteria «adattiva» che regola automaticamente il consumo in base alle app che usiamo più frequentemente.
Redazione Digital