Berlusconi come Kennedy e De Gaulle, intitolazione aeroporto al Cavaliere

Dopo la richiesta di dare il suo nome a una strada, una piazza o al parco Biblioteca degli Alberi, ecco che arriva al sindaco Beppe Sala quella per intitolare a Silvio Berlusconi — morto lunedì all’età di 86 anni — anche l’aeroporto milanese di Linate. A farla l’ex primo cittadino Gabriele Albertini: «Mi sembra una bella idea, non c’è bisogno di aspettare dieci anni, è una cosa che può decidere la Sea. 

Passiamo da Linate aeroporto a Silvio Berlusconi», ha detto l’ex sindaco, richiamando il caso di New York dove due dei tre aeroporti sono intitolati uno al presidente Usa John Fitzgerald Kennedy, assassinato a Dallas nel 1963, durante il suo mandato, e l’altro a Fiorello LaGuardia, sindaco della città scomparso nel 1947. A Parigi, ad esempio, l’aeroporto Charles De Gaulle ha adottato il nome dell’ex presidente a soli quattro anni dalla sua morte, mentre a Madrid l’aeroporto Adolfo Suárez Madrid-Barajas ha preso il nome dell’ex presidente spagnolo subito dopo la sua morte nel 2014.

Sala ha già detto «no» a intitolazioni in deroga alla legge che prevede che passino dieci anni dalla morte. E non è intenzionato a fare eccezioni. Rincara la dose Albertini: «È vero che c’è la regola che prima di dedicare bisogna consolidare la reputazione e la fama ma le deroghe sono state fatte anche dall’attuale sindaco: è quindi una condizione che può essere superata quando si vuole». 

In realtà l’ultima deroga risale a Giuliano Pisapia che la concesse per Mike Bongiorno, deceduto da otto anni quando gli intitolarono il passaggio sotto Palazzo Lombardia. Per Albertini il «no» di Sala è politico: «Non volendo scontentare la dimensione di consenso che lo sostiene, vuole applicare la norma invece che interpretarla». Secondo quanto chiarisce Enac, «la richiesta di denominazione deve essere indirizzata al presidente dell’Ente nazionale per l’aviazione civile che, tramite la direzione territoriale, procede nell’acquisizione dei prescritti pareri che permettono di concluderne l’iter con una ordinanza Enac». 

Pertanto, la richiesta può arrivare anche da un soggetto che non sia necessariamente il sindaco. «Se posso avanzare la richiesta, la avanzo volentieri», commenta Albertini. A Berlusconi intanto sarà intitolato il Belvedere di Palazzo Lombardia, scelta che scontenta il capogruppo dem al Pirellone Pierfrancesco Majorino: «Lui non ha avuto nulla a che fare direttamente con questa istituzione». corriere.it