Bloccato nel traffico mentra si reca al Pronto soccorso, muore in macchina
Il medico di base, dopo averlo visitato, gli aveva consigliato di raggiungere al più presto il pronto soccorso di Oderzo, in provincia di Treviso, per sottoporsi ad esami clinici urgenti. Lungo il tragitto in auto, rallentato dal pesante traffico del pomeriggio lungo la Postumia, quelle che erano solo delle avvisaglie (forti dolori al petto) si sono trasformate in un malore intenso, un infarto che ha provocato un grave arresto cardiaco. Era in condizioni disperate Singh Jagroop, il cittadino indiano di 33 anni che nel pomeriggio di martedì, intorno alle 17.10, è svenuto mentre lo zio stava tentando di accompagnarlo in auto al pronto soccorso. È stato proprio quest’ultimo a dare l’allarme al 118 quando si è reso conto di essere rimasto completamente bloccato dal traffico. A quel punto l’uomo è stato costretto ad accostare il veicolo nel parcheggio del supermercato Lidl di via Postumia in attesa dell’ambulanza. Era infatti impossibile raggiungere il presidio sanitario nell’arco di breve tempo. Dalla centrale operativa del Suem, compresa la gravità della situazione, sono stati inviati l’ambulanza, l’automedica e l’elicottero che nel giro di alcuni minuti sono riusciti a raggiungere il parcheggio. Medico e infermieri hanno tentato il possibile per stabilizzare le condizioni del 33enne ma queste erano purtroppo già disperate e per lui è scattato il trasporto d’urgenza all’ospedale di Oderzo. Nel tragitto l’uomo è deceduto. Proprio per sensibilizzare i trevigiani sul tema delle malattie cardiache e della prevenzione si svolgerà domenica 22 settembre, in piazzale Burchiellati a Treviso, l’evento «La tua salute in centro». Promotore dell’iniziativa è proprio il Suem che, con il patrocinio del Comune di Treviso e la collaborazione delle Unità Operative di Cardiologia, Diabetologia, Medicina dello Sport e dei Dipartimenti di Prevenzione e per le Dipendenze, ha organizzato per i cittadini una camminata non competitiva all’interno delle mura della città e, a seguire, la possibilità di incontrare nei vari gazebo allestiti medici, infermieri e operatori sanitari per una valutazione del rischio cardiovascolare. corriere.it