Bollette luce e gas alle stelle, prezzo record della benzina e gli italiani pagano
di Giorgio Mauti*
In questi giorni nelle case degli italiani vengono puntualmente recapitate le “bollette” dell’energia elettrica e del gas. Tutti si stanno rendendo conto dei forti aumenti che riguardano tali fonti energetiche (primarie e secondarie).
Per fare un esempio il sottoscritto per il periodo di fatturazione Gennaio-Febbraio 2021 pagò all’ENEL una bolletta di € 108.07 per il consumo di energia elettrica. A parità di consumo, per il periodo di fatturazione Gennaio-Febbraio 2022 ho ricevuto una bolletta di€ 216,13. La stessa cosa immagino riguardi tutte le famiglie.
A questo punto invito i malcapitati utenti a leggere attentamente i dati analitici presenti nelle fatture. Per il periodo Gennaio-Febbraio 2021 pagai una accisa di € 3,58 ed € 8,19 di IVA. Un totale di imposte di € 11,77. Per il periodo Gennaio-Febbraio 2022 ho pagato una accisa di € 6,38 ed € 18,01 di IVA. Un totale di imposte di € 24,39.
Ripeto, con consumi identici. In sostanza il consumatore ha sborsato il doppio. Lo Stato ha incassato con le imposte più del doppio. Questa è la realtà attuale dei fatti, nonostante il continuo sbandieramento di aiuti alle famiglie. Sempre in questi giorni dal “palazzo” ci fanno sapere che il debito pubblico dello Stato sta scendendo.
Viste le cifre di cui sopra è cosa ovvia. Lo Stato non ha pensato affatto di ottenere le stesse entrate riducendo, anche temporaneamente, della metà le imposte sul consumo dell’energia pagate dai cittadini. Anzi le ha più che raddoppiate sfruttando semplicemente l’aumento del costo industriale dell’energia stessa, senza scomodarsi più di tanto e quindi senza alcuna manovra che forse avrebbe potuto creare allarme sociale.
Non c’è stato bisogno di scomodare un Von Hayek, un Friedman o un Keynes ,alcuni tra i più importanti economisti del ‘900. Agire in tal modo è un gioco da bambini! Lo stesso “magheggio” avviene con maggior profitto anche con gli aumenti di benzina e gasolio. Più aumenta il costo industriale di tali fonti di energia, più aumentano le entrate per lo Stato.
Le accise, anche quelle di decenni fa, restano sempre lì, l’IVA non diminuisce di un centesimo. E con l’aumento dei costi del trasporto su gomma aumenta tutto, soprattutto i generi essenziali. Altro che ripresa e resilienza! Chi ci rimette è naturalmente il cittadino consumatore per il quale resta sempre attuale la battuta del Principe De Curtis, in arte Totò:”E io pago e io pago!”.
*Già docente Scuola media “G. Mazzini” di Veroli