Bomba ecologica in Ciociaria, discarica a cielo aperto toglie il respiro
di Massimo Mangiapelo
Una bomba ecologica. È così che può essere definita l’ex cava di Aiello lungo la strada per Collepardo. Diversi cittadini e turisti hanno segnalato i maleodoranti odori che provengono da quell’area quando transitano lungo la provinciale. E dunque, lungo quella strada, non si possono ammirare solo i paesaggi fantastici delle verdi montagne, le vallate del fiume Cosa e gli impareggiabili tramonti, ma anche questo eco-mostro che toglie il respiro, nel vero senso della parola.
L’area, situata in territorio comunale di Alatri, è stata adibita per moltissimi anni a discarica per i rifiuti solidi urbani. Contiene tonnellate di immondizia che, col tempo, è stata accatastata in quella cava. Una parte è ancora visibile, un’altra (ancora più consistente) è stata ricoperta di terra. In sostanza una collina formata da rifiuti di ogni genere.
La discarica fu chiusa alla fine di aprile del 1997, quando il sindaco di Alatri era l’avvocato Patrizio Cittadini. In seguito fu riutilizzata qualche volta per questioni di emergenza, come quando ci fu un incendio all’impianto di riciclaggio di Colfelice. Ma in sostanza la discarica era “andata in pensione”.
La collina visibile fu coperta da un apposito telone, probabilmente composto da un materiale specifico per coprire i rifiuti e per resistere al tempo e alle intemperie. Ma evidentemente quel materiale non era indistruttibile. Infatti col tempo si è corroso ed è rispuntata fuori l’immondizia ormai “macerata”. A parte il fatto che da quel posto proviene un odore nauseabondo, un altro grosso problema sono le microparticelle che, quando soffia il vento forte, si disperdono nell’aria, causando in questo modo un evidente inquinamento che tutti noi respiriamo.
Bonificare l’area avrebbe dei costi veramente esorbitanti e sarebbe come chiedere la luna. Ma forse sarebbe il caso che, chi di dovere, prendesse dei provvedimenti almeno per mettere in sicurezza l’area. Magari ricoprendo con nuovi teloni quella “bomba ecologica”.
Sarebbe una soluzione-tampone, ma almeno salvaguarderebbe in parte la salute delle persone, soprattutto di quanti abitano in prossimità e di tutti quelli che transitano lungo quella meravigliosa strada. Lasciateci guardare il panorama senza doverci tappare il naso.