Bonaviri candidata a guidare il capoluogo
Intervista a Giuseppina Bonaviri, candidata a sindaco della città di Frosinone.
Cinque anni di amministrazione Ottaviani, che voto dà al lavoro svolto dal sindaco uscente?
«Non ci interessano le pagelle ma la gente e la loro qualità di vita. Tanto, in questi anni, si sarebbe dovuto e potuto realizzare per risanare un territorio, capoluogo di Provincia, ed invece non è stato fatto. Da trenta anni ascoltiamo proclami di chi, amministratori ed eletti, non sono stati in grado di sviluppare un Piano Strategico di Visione Sistemica, partendo dall’ambiente e dalla salute per arrivare al rilancio della economia, del sociale, della cultura necessario alla rigenerazione dell’entroterra frusinate e ciociaro».
Per quale motivo ha deciso di candidarsi?
«Era fondamentale. Noi siamo l’unica reale lista civica, sfido a trovarne altre ( basti pensare agli schieramenti in campo e ai loro capi bastone per averne certezza assoluta) che candida la città di Frosinone alle prossime amministrative e non, invece, i cosiddetti fondo schiena destinati, come da sprofondare su poltrone o seggiolini ormai logori. Amiamo la nostra città e ne vogliamo fare un volano di innovazione quale attrattore di giovani, di imprese, di centri di ricerca stimolando merito e talento».
Qualora dovesse essere eletta sindaco, quali priorità nei primi cento giorni di governo?
«I primi cento giorni sono un luogo comune che non ci si addice. Sono anni che lavoriamo per ridare luce e lustro a Frosinone contro malaffare e mal governo. Basti vedere le tante battaglie che abbiamo portato avanti con il nostro movimento, la Rete La Fenice, per toccare con mano le azioni da noi sostenute e sostanzializzate a differenza di parvenu e personaggi che si incontrano solo in campagna elettorale. I governi partecipati con programmi condivisi sono necessari all’ammodernamento delle Amministrazioni locali come di tutte le periferie e le città di confine».
Un suo pregio e un suo difetto?
«Tanti difetti molti pregi ma meglio lasciarlo dire alle altre, agli altri. Io mi piaccio così come sono».
Se avesse la bacchetta magica cosa cambierebbe nell’immediato a Frosinone?
«Non esistono bacchette magiche ma DNA stratificati e che nel tempo possono fare la differenza».
Redazione Frosinone
Foto: Caracci