Boville, le viole d’Italia raccontate in un’abbazia
Un libro di Sara Brancucci e fra Domenico Palombi, una storia di viole e di amicizia con Madre Natura. Il libro prende spunto da un incontro dell’autrice Sara con un monaco cistercense, fra Domenico erborista di rara competenza che è riuscito a trasmettere la sua passione per la Natura ad una ragazza figlia di questi tempi.
Marco Sarandrea che ne ha curato la prefazione ci spiega bene quale armonia si ritrova nelle pagine di questo breve trattato. ‘Il tentativo dell’autrice e lo scopo di un libro delicato e dettagliato come questo è proprio quello di riconnettere l’uomo al miracolo della Natura utilizzando come ponte un fiore speciale, la Viola. Il libro prende spunto da un incontro speciale tra l’autrice ed un monaco Cistercense.
È straordinario come Fra Domenico Palombi, erborista di rara e amorevole competenza, sia riuscito a trasmettere la sua verace e dedita passione per le piante e la Natura, creature di Dio che a lui avvicinano, ad una ragazza figlia di questi tempi. Suo e di Sara è allora il merito di riscoprire l’urgenza e l’importanza di osservare il mondo con nuovi occhi per riavvicinarsi alle origini ed alla verità da cui noi tutti veniamo’.
Ma la bellezza del libro non è data solo dal suo contenuto. Ogni pagina, a partire dalla copertina, è sapientemente illustrata da Giovanna Santoloci. Le viole d’Italia prendono vita e forma grazie alla straordinaria capacità della Santoloci di recuperare, come in una fotografia, l’aspetto reale ma anche un po’ ideale di un fiore che è simbolo di delicatezza. La stessa che è stata dosata nell’uso dei colori e della matita. Un libro da leggere e da ammirare.
Redazione Digital