Brutti voti a scuola, bambini bastonati e frustati
Il maggiore dei fratelli ha raccontato alla professoressa di esser stato picchiato dai genitori per i brutti voti. E le ha detto che la stessa sorte era più volte toccata alla sorellina di 8 anni. Due genitori di origini straniere, ma con cittadinanza italiana e da tempo residenti a Pavia, sono stati denunciati alla Procura con l’accusa di lesioni.
Mamma e papà, di 36 e 46 anni, erano particolarmente esigenti sul rendimento scolastico dei figli, e, secondo l’accusa, avrebbero più volte dato punizioni sproporzionate ai bambini. Le indagini sono partite nel maggio 2019, quando il 13enne, alle medie, è arrivato a lezione con evidenti lividi sul corpo e ha spiegato all’insegnante di essere stato punito dai genitori.
I capi di imputazione parlano di violenze fisiche, botte ed umiliazioni. In un’occasione, il ragazzino sarebbe stato colpito dalla madre alla testa, con il tacco della scarpa. In un’altra, la donna gli avrebbe sbattuto la testa contro il termosifone perché aveva rovesciato il latte a terra. I ragazzini sarebbero stati anche picchiati con il manico di una scopa e frustati con cavi elettrici.
I genitori hanno difeso i propri «metodi educativi», ammettendo solo di aver dato «qualche scappellotto» ai figli per i butti voti. I due fratellini, passati temporaneamente in carico al Comune di Pavia, sono stati affidati ad una comunità protetta fuori provincia. corriere.it