Cacciati dal Trentino, 70 orsi dovranno lasciare la regione e spray anti-aggressione
Di più: è stato proprio il ministero ieri, nel primo incontro del tavolo tecnico convocato per affrontare la gestione dei plantigradi in provincia dopo la morte di Andrea Papi, a prendersi l’impegno di concretizzare gli obiettivi. Dettando un’agenda serrata: «Entro la prima decade di maggio — ha precisato il sottosegretario Claudio Barbaro, che del tavolo tecnico è il coordinatore — gli uffici del Ministero procederanno a una ricognizione normativa nazionale e comunitaria per proporre alle autorità politiche competenti misure per i plantigradi in sovrannumero attualmente presenti in Trentino». Ed entro la stessa data «i tecnici del Mase avvieranno le interlocuzioni anche diplomatiche necessarie all’ipotesi di ricollocamento degli orsi». Insomma, l’intenzione è di andare avanti. «In tempi stretti» ha fatto notare al termine dell’incontro Fugatti, che a Roma è sceso con l’assessora Giulia Zanotelli, l’assessore altoatesino Arnold Schuler, il capo della protezione civile Raffaele De Col e il presidente del Consiglio delle autonomie Paride Gianmoena» (presenti al tavolo anche il presidente di Ispra Stefano Laporta e i rappresentanti del Cipes). «Il ministero — ha rimarcato il presidente della Provincia — ha preso un impegno importante, c’è la volontà di lavorare per trovare spazi in Italia o all’estero». Non sarà banale, in realtà. «Il percorso sarà difficile» ha ammesso il governatore. E il ministro, dal Forte di Bard (in Valle d’Aosta), è stato ancora più netto: «Dovremo trovare luoghi disponibili per i 60-70 orsi trentini. Mi spiace dire che nessuno al momento si è dichiarato così aperto e disponibile. Chiederemo anche alla Slovenia, visto che è da lì che provengono». In Italia, i governatori delle regioni vicine si sono affrettati a chiudere i confini: dal veneto Luca Zaia al lombardo Attilio Fontana.Ad andare controcorrente è Pasquale Giuditta, sindaco di Summonte (Comune dell’Irpinia), che ieri si è detto «pronto ad adottare gli orsi del Trentino nel parco del Partenio». Al tavolo tecnico, ieri, si è affrontato il tema dello spray anti-aggressione. Con la richiesta di metterlo a disposizione degli operatori di pubblica sicurezza. «Lo abbiamo chiesto più volte» ha spiegato Zanotelli. Che al ministero ha proposto la revisione del Pacobace. Mentre i sindaci, per voce di Gianmoena, a Roma hanno voluto far sentire la preoccupazione. «Servono azioni immediate e incisive per prevenire ulteriori attacchi da parte degli orsi» ha spiegato il presidente del Consorzio dei Comuni.