Cala il sipario sull’Old Fashion, chiude la discoteca della nightlife milanese

Cala il sipario sull’Old Fashion: ieri l’ultimo ballo al locale che ha fatto la storia della nightlife milanese. Nato 91 anni fa, si chiama così da 52 anni: «Vogliamo che sia una serata normale, allegra, senza cadere nella nostalgia: sarà poi il nostro pubblico a fare in modo che sia una festa memorabile», aveva spiegato il titolare Roberto Cominardi.  E in nottata il locale ha ringrazieto sui social «voi che siete il nostro cuore pulsante», con una carrellata di clienti affezionati. Nessun discorso di commiato, quindi, niente performance speciali o super ospiti alla console, ma i tanti dj resident del club che per tutta la notte si sono alternati alla console, a cominciare da Julius. «Non chiuderemo alle 5come al solito ma lasceremo il pubblico divertirsi a oltranza  – aveva aggiunto ancora Cominardi -. Abbiamo avuto un mese di gennaio eccezionale, con tantissimi clienti abituali che sono passati a trovarci e che non mancheranno anche oggi». Il locale ha una capienza di 1500 persone e stasera è previsto il sold out. Tantissime le manifestazioni di affetto da parte del pubblico: c’era anche la fila per scattarsi l’ultimo selfie sul trono con la scritta Old Fashion all’ingresso del locale. «Sono rimasto piacevolmente sorpreso: sono passate anche tante persone che non venivano da anni al locale per un ultimo saluto con la lacrimuccia – racconta Cominardi -. È toccante. Voglio che sia una serata all’insegna dell’allegria e del divertimento sano, consapevole, senza eccessi, così com’è sempre stato per noi, anche per responsabilità nei confronti della comunità e della città». Chiude così una delle discoteche più belle della città grazie anche alla sua location unica: il Palazzo dell’Arte, con uno splendido giardino che si affaccia sul Parco Sempione. Nel corso degli anni ha fatto ballare diverse generazioni di milanesi e ospitato tante star di casa nostra e internazionali, da Leonardo Di Caprio a Madonna da George Clooney ai Depeche Mode e Marilyn Manson. «Tra gli ospiti che ricordo con maggior affetto – rievoca il titolare -, Marcello Mastroianni. E poi che onore avere la Coppa Davis esposta nel nostro locale per tre giorni, nel 1998». Un addio quindi, almeno per il momento: «Abbiamo una responsabilità nei confronti di un brand così famoso, poi vediamo se ci sono le condizioni e gli spazi per riaprire un locale che si chiama Old Fashion ma bisogna trovare uno spazio all’altezza, impresa non facile», conclude Cominardi. corriere.it