Camparino in Galleria, un secolo di eventi
Michail Gorbacev, dopo aver bevuto un cappuccino dove il cameriere aveva disegnato un cuore con il latte, uscendo dal Camparino in Galleria esclamò: “Mi piacerebbe portare via questo cappuccino perché è la prova del cuore dei milanesi”. Ieri la città di Milano ha festeggiato i cento anni del Camparino in Galleria. La mostra “I volti dell’aperitivo”, allestita all’interno del locale, racconta l’intramontabile charme del Camparino. Il locale, sito in Galleria Vittorio Emanuele II, tuttora è luogo privilegiato per l’aperitivo inteso come momento di convivialità. Amato da illustri personaggi della storia d’Italia, è sinonimo di eleganza e rappresenta una istituzione. Gabriele d’Annunzio, Margherita Sarfatti, Benito Mussolini, Luigi Albertini, Filippo Tommaso Marinetti, Tamaki Miura e prima ancora Re Umberto I ed Edoardo VII d’Inghilterra, Giuseppe Verdi e Arrigo Boito, Giacomo Puccini, Luigi Illica e Giuseppe Giacosa qui si incontravano e bevevano Bitter Campari. Il locale, interamente in stile Liberty, ha accolto ieri numerosi ospiti. Erano presenti tra gli altri il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, il console russo a Milano, Alexander Nurizade, l’europarlamentare Matteo Salvini, diversi ufficiali dell’Arma dei Carabinieri, l’attore Diego Abatantuono, la modella Martina Colombari e la cantante Nina Zilli. La serata si è conclusa con la promessa del titolare, Orlando Chiari, di festeggiare presto altri successi del Camparino in Galleria.