Capitale della cultura in Ciociaria, ecco la città frusinate candidata
La Città di Roccasecca si appresta a vivere una stagione da protagonista che la proietterà alla ribalta delle cronache nei prossimi anni. Non solo per l’avvento dell’irripetibile triennio tomistico (il 2023, 2024 e 2025 saranno gli anni delle commemorazioni per l’anniversario, rispettivamente, della canonizzazione, morte e nascita del Santo cui la città ha dato i natali) ma anche per la candidatura a Capitale Italiana della Cultura per il 2025.
Nella giornata di ieri, in occasione del convegno organizzato dall’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale e dall’Associazione Apassiferrati, alla presenza del Magnifico Rettore Dell’Isola e di una folta rappresentanza dell’ateneo territoriale, il Sindaco e l’Amministrazione Comunale hanno annunciato la candidatura di Roccasecca a Capitale Italiana della Cultura per il 2025. Un’occasione per la Città e per l’intero Basso Lazio, finalmente in squadra per conquistare il podio e il riconoscimento che merita.
Un territorio unico nel suo genere che si propone come modello culturale dell’Italia delle esperienze, del turismo lento, del viaggiare assaporando paesaggi ed emozioni degne di nota e di ricordi che restano per sempre nello zaino di coloro che li vivono e che li vivranno nei decenni a venire. Nei prossimi giorni tutti gli stakeholders che possono condividere e contribuire all’aggiudicazione dell’ambìto titolo saranno formalmente coinvolti affinché il dossier richiesto dal bando possa essere concluso nei termini dell’avviso del Mibact.
La candidatura sarà sostenuta dal dott. Paolo Verri, manager culturale già Direttore generale, tra gli altri, del successo di Matera Capitale Italiana della Cultura 2019 che ringraziamo per l’aiuto fattivo e le attestazioni di stima espresse. “Spesso non solo il bando di capitale è utile alle città, ma anche determinate comunità e storie rafforzano l’idea delle capitali italiane della cultura. È questo il caso di Roccasecca. La figura di Tommaso d’Aquino, filosofo e padre della chiesa, può illuminare il nostro difficile mondo contemporaneo ispirando non solo il mondo della cultura ma anche quello della società. Come esperto in questo tipo progetti sarò a fianco del territorio per cercare di costruire una candidatura della più giusta e qualitativa caratura”.
“È la nostra occasione – ha aggiunto il sindaco Giuseppe Sacco – È l’occasione di rinascita e resilienza che, crediamo, nessuno meriti come il cuore più profondo dell’Italia”.
Redazione Digital