Cassino, “L’acquedotto comunale resta pubblico”

“Io non consegnerò un bel niente. Non darò in mano al gestore privato l’acquedotto comunale senza averle provate tutte. Sono pronto anche a gesti eclatanti. Ho preso un impegno con la città di Cassino e lo voglio mantenere, costi quel che costi. Tengo, comunque, a precisare che stiamo lavorando notte e giorno per tutelare la popolazione. Di certo non siamo stati noi, attraverso atti scellerati e negligenze varie, a creare questa ennesima emergenza che rischia di danneggiare ulteriormente i cittadini”. Lo ha dichiarato il Sindaco del comune di Cassino, D’Alessandro dopo le recenti affermazione dei vertici Acea che chiedono un’imminente consegna degli impianti idrici della città. “Io l’ho sempre detto, ho degli obiettivi chiari da perseguire fin dal primo giorno in cui mi sono insediato. La questione dell’acqua e del gestore che sta amministrando questo bene nel nostro comune va rivista e messa a posto. Troppi errori sono stati fatti a discapito delle famiglie e dei cittadini di Cassino. Sono loro che ne pagheranno le conseguenze e soprattutto, sono loro che dovranno sostenere le maggiorazioni e le sanzioni aggiuntive che sicuramente l’Acea imporrà nelle bollette qualora il progetto di acquisizione degli impianti e di fusione con Acea Ato2 andrà in porto. Per il bene della collettività dobbiamo evitare che questo accada e in questo momento. Per quanto, riguarda l’incontro avuto con i vertici Acea, il garbo istituzionale prevede un confronto con la controparte. Combattere per i miei concittadini, ora, è una priorità. Per loro non alzerò mai bandiera bianca e su questa vicenda sono pronto, insieme alla mia squadra anche ad incatenarmi davanti alla casa comunale. Le determinazioni e gli atti contraddistinguono gli uomini, come ad esempio le “mancate costituzioni in giudizio!”. Ha concluso il Sindaco D’Alessandro.