Cellulari Malta, tutti i dettagli dell’operazione
Proseguono le indagini da parte della Procura di Busto Arsizio sull’operazione “Cellular crime” condotta dalla Guardia di Finanza della Compagnia di Gallarate che ha sequestrato 11mila componenti per smartphone, per un valore di oltre un milione di euro e denunciato 17 persone per i reati di cui agli artt. 110, 416, 474, 474-ter e 648 c.p.. Indagati gli artefici del sodalizio che non si sono palesati al fisco nonostante operassero in Italia.
L’associazione per delinquere era finalizzata all’introduzione, alla ricettazione e al commercio in Italia di prodotti contraffatti; le Fiamme Gialle hanno acquisito informazioni su alcune attività economiche locali che operavano sostituzioni e riparazioni di cellulari, utilizzando pezzi di ricambio contraffatti (di produzione cinese), privi delle necessarie attestazioni di qualità, indispensabili per l’immissione in commercio nel territorio della Comunità Europea. Tali materiali venivano acquistati da una società avente sede nella Repubblica di Malta che vendeva gli articoli attraverso specifici siti internet e piattaforme di e-commerce.
L’organizzazione che operava in Italia, aveva una base logistica a Frosinone, dove avveniva lo stoccaggio, lo smistamento delle merci, l’inoltro dei pezzi ai clienti e una base contabile-amministrativa nei pressi di Lecco. Così era strutturata l’associazione per delinquere. Tra le persone denunciate anche rivenditori che “collaboravano” con la società maltese e che erano collocati su tutto il territorio nazionale. Le multinazionali danneggiate potrebbero costituirsi parti civili.