Cerquozzi non candidata alle regionali-‘Contro di me becero maschilismo’

[one_third][/one_third] Francesca Cerquozzi non candidata alle regionali. Il consigliere comunale di Veroli, tra i papabili nei giorni scorsi per un seggio alla Pisana, ha preferito non creare una spaccatura all’interno del partito. “In Direzione Provinciale ho comunicato che, relativamente ad una mia eventuale candidatura alle elezioni Regionali, per il grande senso di rispetto, appartenenza e responsabilità che sento nei confronti della comunità del PD, ho deciso di fare un passo ‘di lato’ per far fare al Partito un passo ‘in avanti’. Una decisione maturata dopo una lunga riflessione con la consapevolezza che l’Unità del Partito, oggi, è più importante di ogni personalismo e che avrei rischiato, come ho sempre fatto nella vita per le cose in cui credo, se fossi stata un elemento di coesione tra tutte le sensibilità del nostro Partito e non elemento di rottura. Per me la politica è questo: far parte di una comunità che condivide valori e ideali comuni, che lotta per gli stessi obiettivi, una comunità che vuole scegliere ma che sa anche, e soprattutto, ascoltare e rispettare. Sono comunque felice e onorata che si sia parlato di me per una eventuale candidatura ma anche per le numerose chiamate, messaggi, parole che ho ricevuto in questi giorni, anche e soprattutto dalle persone ‘non addette ai lavori’. Sono felice perché questa fase politica non solo mi ha fatto crescere ma mi ha fatto capire anche la vera natura di alcune persone, da cui oggi so di dovermi guardare le spalle”.

Cerquozzi che sarebbe dovuta entrare nella giunta comunale di Veroli circa un anno fa, poi saltata la sua nomina, non ha risparmiato dure parole a chi in queste settimane avrebbe usato contro di lei toni sessisti. “Sono meno felice per altre cose. È inaccettabile che tanti, troppi, per raccontare le mie scelte politiche si siano lasciati andare, solo perché sono una donna, giovane, libera e bionda a commenti, aggettivi che non solo non sarebbero mai stati usati con un uomo ma che non fanno altro che continuare ad alimentare vecchi stereotipi di genere che sprofondano nel più becero maschilismo. Maschilismo che non appartiene assolutamente allo spirito del nostro Partito. Questa è una delle mie battaglie, non mi arrendo e continuerò ad andare avanti con passione e a testa alta perché noi donne non solo abbiamo gli stessi diritti degli uomini ma soprattutto meritiamo lo stesso rispetto! Spero che questo mio atto di responsabilità sia da esempio per tutti quelli che spesso non sono capaci di anteporre il bene comune rispetto a quello personale”.

Sa. Nel.