Cervinia cambia nome, diventa Le Breuil residenti in rivolta
Addio a Cervinia. La piccola frazione di 700 abitanti nel comune di Valtournenche, in Valle d’Aosta, da oggi si chiamerà solo Le Breuil. Un ritorno al passato, con un balzo indietro di quasi mille anni, deciso con un decreto del presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin. Una scelta che di fatto sancisce la fine del toponimo risalente all’epoca fascista, oggi diventato un brand turistico conosciuto in tutto il mondo. «Cervinia non sparirà nella memoria collettiva — tenta di spiegare Jean-Antoine Maquignaz, ex sindaco che ha avviato l’iter per la ricognizione dei nomi storici nella regione —. È una delle più celebri stazioni sciistiche dell’arco alpino. Certo bisogna tenere conto della cultura del territorio. E i nomi vanno preservati, così come la loro lunga storia». Per lo stesso motivo Cervinia, con meno di un secolo di vita e il suo nome coniato in epoca fascista, nel 1934, quando si prese a italianizzare i nomi di paesi e città che suonavano stranieri, può invece essere sacrificato. «Le procedure per l’attribuzione delle denominazioni ufficiali dei comuni sono previste dalla legge — spiega il governatore Testolin —. Nel caso di Valtournenche il percorso di confronto è iniziato nel 2011, proprio su impulso dell’allora sindaco Maquignaz. E la decisione definitiva è arrivata nel gennaio 2023: il primo cittadino ha espresso il proprio consenso sulla denominazione della località Le Breuil senza la dicitura Cervinia». Ora dunque che la decisione è in vigore, tutto in paese dovrà essere cambiato. Via la scritta, ormai arrugginita, «Breuil- Cervinia» dalla rotonda che accoglie i turisti all’ingresso del centro storico, così come anche i cartelloni stradali verso le piste. Un cambiamento che, oltre a spiazzare le migliaia di turisti che ogni anno arrivano anche dall’estero per sciare ai piedi del Cervino, avrà ripercussioni nell’immediato per i residenti, che dovranno cambiare carte d’identità, certificati anagrafici, dati del catasto.