Chi guida Porsche e chi ha alberghi, ecco i «furbetti» del reddito di cittadinanza
Tra qualche giorno, come tutti beneficiari del Reddito di cittadinanza, avrebbero ricevuto l’attesa «ricarica». Invece, non solo la loro carta resterà a secco per sempre ma dovranno pure pagarsi gli avvocati perché sono stati denunciati per truffa ai danni dello Stato.
Sono i «furbetti» del reddito di cittadinanza che, pur di incassare soldi che non gli spettavano, hanno dichiarato dati non veritieri e hanno superato le «forche Caudine» dei primi controlli da parte Inps. Numeri importanti: in Campania ne sono stati rifiutati una su cinque su cinque mentre in Lombardia circa un terzo. Nella prima fase di controllo, finita a giugno, l’Ispettorato generale del lavoro, ne ha «beccati» 185 che non ne avevano diritto. Scorrendo, i comunicati delle forze dell’ordine e le notizie sparse, i casi sono saliti di molto. Un vero e proprio spaccato di malcostume italiano. Per esempio, un «furbetto» è stato trovato, con 600 euro in tasca, mentre guidava una Porsche Macan (costa a partire da 60 mila euro) con 120 grammi di cocaina, nascosta a casa in doppi fondi ricavati nelle lattine di bevande e di un piccolo estintore. La mappa dei «pizzicati» è, un vero e proprio, Giro d’Italia: dalla Lombardia alla Sicilia passando per la Liguria, l’Emilia Romagna, la Campania, la Puglia e la Calabria.