Chiusura reparto ospedale in Ciociaria, scoppia la protesta i cittadini si mobilitano
“Il primo incontro dei sindaci per discutere sulle problematiche dell’Ospedale San Benedetto di Alatri e la chiusura del reparto di pediatra nel nosocomio stesso è stato proficuo – ha affermato Matteo Campolik, sindaco di Fumone – Un primo passo di una battaglia molto importante per il nostro territorio che sta perdendo una risorsa indispensabile per la tutela della salute dell’intera comunità. Siamo spaventati dall’assenza di risposte da parte della Regione, perché più passerà del tempo e più si rischierà che questo disagio passi nel dimenticatoio. Di certo né noi amministratori né i cittadini che usufruiscono da sempre dei servizi del nostro ospedale permetteremo che accada. I bambini che nel solo anno 2022 hanno avuto accesso al pronto soccorso e ricoverati in pediatria sono stati 4.600, quasi il 50% dei bambini residenti sul territorio. Non possiamo permettere che un reparto di così grande eccellenza venga chiuso o depotenziato. Proprio per questi motivi intendiamo intraprendere una battaglia seria per il nostro ospedale, che prescinda dai colori politici, a tutela delle nostre bambine e dei nostri bambini. A tale scopo, ho preparato un documento che i sindaci e i delegati presenti all’incontro hanno potuto sottoscrivere, nel quale convengono di creare un’organizzazione a tutela della salute e la riapertura del reparto di pediatra nell’ospedale di Alatri. In tale documento i sindaci danno l’autorizzazione al comune di Fumone per l’organizzazione di tutte le azioni da intraprendere per raggiungere lo scopo prefissato dall’organizzazione stessa. Sarà cura altresì del Comune di Fumone di farsi carico dei permessi necessari ad eventuali manifestazioni. A tal proposito, la prima manifestazione è stata programmata per il prossimo 7 giugno, con la quale si partirà dall’ospedale di Alatri per raggiungere l’ospedale di Frosinone. Ringrazio i sindaci e i delegati che sono intervenuti all’incontro, il comitato San Benedetto, gli altri comitati del comprensorio e tutti i cittadini che hanno partecipato al dibattito. Non permettiamo che si facciano altri tagli al nostro ospedale e soprattutto chiediamo che vengano ripristinati tutti i servizi che esso ci ha offerto sempre in modo eccellente. Ribadisco la mia non è una battaglia politica, ma la battaglia di un sindaco che tiene alla salute e al benessere dei suoi concittadini e di tutti i cittadini dei comuni del comprensorio. Non molliamo”.
Redazione Digital