Cimitero dei bambini, macabra scoperta in un’abitazione
C’è silenzio attorno alla villetta di via Baietta a Vignale di Traversetolo, poco più di 600 abitanti, in provincia di Parma. Da giorni la casa dai muri giallo ocra è ormai vuota. Gli inquirenti hanno apposto i sigilli a tutto l’immobile e i proprietari hanno dovuto lasciare tutto e trasferirsi per lasciare spazio al Ris e alle indagini dopo che, in quella striscia di terra, con l’erba appena tagliata, a poco meno di un mese uno dall’altro, sono stati trovati il corpo di un neonato e alcuni resti che fanno pensare ad un altro corpicino. Nemmeno i cani, che scavando tra il terriccio avevano permesso di ritrovare il corpo di un maschietto, dato alla luce vivo e morto per cause da accertare, si possono ora avvicinare. Era il 9 agosto scorso e il primo bimbo era stato ritrovato sotto un sottile strato di terra. Nascosto in fretta e poi seppellito. A dare l’allarme il proprietario della casa confinante con quella dove si trovava il neonato, convinto che qualcuno avesse gettato il suo piccolo corpo senza vita nel giardino. È bastato qualche giorno e l’esame del Dna per capire che le cose invece erano andate diversamente. Con la mamma appena 22enne che, uscita di casa, lo aveva messo al mondo, vivo, a notte fonda in un prato poco distante dalla sua abitazione, costruita negli anni Settanta dal nonno, dove i genitori, una famiglia benestante e riservata che gestisce un’impresa a Parma, dormivano. Poi la giovane lo aveva sepolto nel giardino, avvolto in un telo e adagiato in una piccola buca scavata nel terreno e ricoperta, con la speranza forse che nessuno lo trovasse e che potesse rimanere tutto segreto. Per ora la giovane, che si è affidata all’avvocato Nicola Tria, così come i suoi genitori, è accusata di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Ciò che gli inquirenti stanno cercando di capire è se abbia fatto tutto da sola o invece, come si crede, sia stata aiutata magari da delle amiche. Alcune sono state già sentite dagli investigatori, così come è stato ascoltato il fidanzato della ragazza, e i suoi genitori, che però non era al corrente della gravidanza. Ultimamente, dopo due anni di frequentazione, i due si erano allontanati e non si erano più sentiti. D’altronde dello stato interessante della 22enne nessuno sembrava essersi accorto. Genitori, amici, vicini di casa, nessuno sapeva quello che la giovane nascondeva. Avevano visto la ragazza in paese «fino a luglio — raccontano alcuni residenti —, indossava magliette corte e attillate. Era magra, la pancia non si vedeva». Non solo. Dopo il parto la 22enne, studentessa «ben inserita nel tessuto sociale locale», aveva deciso di partire per un viaggio in America programmato da tempo con la famiglia: papà , mamma e il fratello di 17 anni. Erano proprio gli stessi giorni in cui il neonato veniva ritrovato. Tornata sarebbe stata perciò sentita dagli inquirenti, così come le sue amiche. È da quei colloqui che qualcuna di loro ha indicato la presenza degli altri resti, con ogni probabilità un altro corpicino, in giardino. I militari sarebbero di nuovo tornati, nei giorni scorsi, nel cortile per un nuovo sopralluogo, certi di trovare ciò che cercavano, poco lontano da dove era stato nascosto il primo corpo. Su quei resti, che sarebbero antecedenti a quelli del bimbo trovato ad agosto, sono stati disposti gli esami del Dna. Si deve capire se possa esistere un collegamento tra i due ritrovamenti. La Procura guidata da Alfonso D’Avino mantiene il massimo riserbo sulle indagini. Silenzio che regna anche in paese dove tutti si dicono «sconvolti». In molti in questi giorni sono voluti passare davanti alla villetta per dire una preghiera per quei bimbi o semplicemente per curiosità. «Se tutto questo venisse confermato il quadro generale si farebbe ancora più tragico e agghiacciante — afferma il sindaco di Traversetolo Simone Dall’Orto —. Non ci siamo fatti nessuna idea su quanto accaduto. Siamo rimasti senza parole». corriere.it