Cinghiale attacca una famiglia e azzanna la canoa, scontro in mezzo all’acqua

Ci siamo spaventati, ma alla fine ci rido su: non succede tutti i giorni di essere attaccati da un cinghiale mentre si gira in canoa per la costa della Liguria. E di fare “naufragio” perché il suddetto cinghiale ha morso la canoa, che si è sgonfiata ed è andata a picco». Giacomo Borromeo, 42enne ligure, sorride mentre al Corriere della Sera racconta la disavventura capitatagli domenica mattina e che ha per protagonista un grosso cinghiale, poi avvistato anche in altri punti della costa tra Sori e Recco. 

Ieri, primo giorno di vacanza per la sua famiglia, insieme alla moglie e ai tre figli di 11, nove e sei anni è sceso nella spiaggia privata del condominio per godersi una giornata al mare. Per cominciare ha gonfiato la canoa e, caricati i due figli minori e un paio di amichetti, è partito per un giro in mare, costeggiando la baia e gli scogli. Ad un certo punto qualcosa, probabilmente un sacchetto di plastica, ha attirato l’attenzione di uno dei bambini che gli ha chiesto di fermarsi accanto ad alcuni scogli ed è sceso a guardare. 

«Dopo pochi secondi l’ho visto tuffarsi in acqua e nuotare verso la canoa, urlando di aver visto un cinghiale. Subito dopo da dietro gli scogli è emerso il cinghiale stesso, che ci ha attaccati. Ho provato ad allontanarlo a suon di pagaiate, ma nel frattempo ha morso la canoa che si è sgonfiata. E noi ci siamo ritrovati in mare», racconta. Per fortuna nei paraggi c’erano alcune barche che li hanno subito soccorsi. Nel frattempo il cinghiale è sparito. Probabilmente, ipotizza Borromeo, ha continuato la sua strada: «Sui giornali locali ho visto che anche una coppia di anziani è stata aggredita e ferita nella spiaggetta privata della loro casa, nei dintorni della nostra».

Lui, i suoi figli e gli amichetti invece se la sono cavata con un bello spavento ma neanche un graffio. «Ma il cinghiale sarà stato più spaventato di noi: forse si stava riposando e noi lo abbiamo disturbato, poi quando ha provato a scappare ha visto che la canoa bloccava la sua via d’uscita e a quel punto ci ha attaccati», dice ora. Dell’animale ha visto solo la testa che affiorava dall’acqua ma quando è tornato in spiaggia ha scoperto che alcuni vicini, per caso, lo avevano visto passare e lo descrivevano come un esemplare piuttosto grande, di almeno un quintale. Uno spettacolo raro, ma non così tanto: «Alcuni vicini – racconta Borromeo . ricordano che era successa una cosa simile una quindicina di anni fa». corriere.it