Collepardo, vigilia delle elezioni incandescente “Stop a ricatti e manipolazioni”
di Massimo Mangiapelo
La campagna elettorale a Collepardo diventa rovente. Se da una parte c’è Roberto Sarra che sino ad ora non ha usato l’attacco diretto all’avversario (o comunque lo ha usato sempre in modo pacato), dall’altra c’è Bussiglieri che utilizza mezzi e che farebbero rabbrividire i politici della Prima Repubblica.
“Non hanno più argomenti da trattare e proposte da fare – afferma in proposito il dottor Sarra -. Stanno manipolando le parole dette nel confronto in diretta del 29 settembre scorso quando, a proposito del bestiame selvatico, ho parlato di persone fuorilegge che non bollinano i capi perché lasciati allo stato brado. E questo è vero. Ma Bussiglieri, a suo comodo e furbescamente, ha inteso e riferito nella pubblica assemblea di Civita del 30 settembre che il termine “persone fuorilegge” fosse riferito a tutti gli abitanti di Civita. Bussiglieri vergognati – dice ancora Sarra – oltre ai ricatti ora anche lo stravolgimento del senso delle mie parole”.Evidentemente Bussiglieri, che per 25 anni è stato, come un regnante medievale, il “padrone” incontrastato del castello di Collepardo, ora si sente assediato dai suoi “nemici” e cerca di difendersi con ogni mezzo, anche quelli che non dovrebbero essere consentiti in una società democratica e civile. Poi Sarra affonda: “Volevate effetti speciali? Ebbene, la nostra cara amministrazione di Collepardo ha mandato in stampa “con urgenza” alcune concessioni edilizie. Guarda caso quattro giorni prima delle elezioni”.Infine Roberto Sarra si rivolge agli elettori: “Non cadete in trappola, mandiamoli a casa e poi riapriremo alla libertà il nostro amato bel paese”.