Colpo letale alla testa, così è morto Emanuele
Sono stati tanti, decine, i colpi che hanno sfigurato il povero Emanuele Morganti, durante il pestaggio mortale di venerdì notte ad Alatri. Colpi sferrati con violenza tanto da provocare lesioni ed ecchimosi soprattutto in testa, contro la quale sarebbe stato inferto il colpo mortale. Sono alcune indiscrezioni dell’autopsia, effettuata nell’istituto di Medicina legale della Sapienza di Roma. I risultati dell’esame serviranno a chiarire meglio dinamica e responsabilità del massacro. Un omicidio brutale, su cui continuano le polemiche per la scarcerazione di uno dei due fermati, avvenuta poche ore prima della notte del delitto. Il consigliere del Csm Pierantonio Zanettin ha infatti chiesto l’apertura di una pratica sul giudice del tribunale di Roma che venerdì mattina ha disposto la liberazione del ragazzo, nonostante fosse stato fermato il giorno prima perché in possesso di numerose dosi di droga in un appartamento al Pigneto e fosse recidivo. Sul comportamento del giudice del Tribunale di Roma vuole vederci chiaro anche il ministero della Giustizia. Il ministro Orlando ha detto di aver «predisposto accertamenti per verificare se ci sono i presupposti per l’invio degli ispettori, come si fa sempre quando c’è un elemento di presunta abnormità».