Compagni di scuola, in Ciociaria 37 anni dopo
E’ stata una giornata veramente “speciale” quella vissuta lo scorso 6 luglio dagli ex alunni della V C del Liceo Scientifico “G. Pellecchia” di Cassino che, 37 anni fa, in questi giorni, erano alle prese con l’arduo esame di maturità.
Non è stato semplice il progetto di ricostituire la mitica V C (A. S. 1981/82) ma, alla fine, l’impegno e la costanza sono stati premiati.
Diversi i luoghi in cui la vita li ha destinati, diversi i loro lavori, diverse le loro famiglie e gli obiettivi che ognuno di loro ha cercato di raggiungere in questo periodo in cui, tranne qualche eccezione, l’uno non sapeva dell’altro. Ma, quando si sono incontrati in un locale cassinate, dopo le prime difficoltà anche a riconoscersi (qualche capello bianco, qualche chilo di troppo…), in un attimo si è ricostituita “l’allegra Brigata”.
Fiumi di parole, ricordi, emozioni hanno animato l’atmosfera. Più che lo studio “matto e disperatissimo” alla leopardiana maniera, sono stati oggetto della conviviale chiacchierata le tante marachelle attuate in classe o nelle gite di istruzione, le scuse inventate per non aver svolto i compiti, gli scherzi portati a termine nei confronti dei compagni, dopo ore e ore di “seria” preparazione e poi tanto, tanto altro…
C’è chi conserva nella sua mente tutto nei minimi particolari e chi, invece, è una vera “tabula rasa”!
Ma come non ricordare il piglio dittatoriale della professoressa di Lettere, la determinazione del professore di Fisica che rimandò a Settembre , nella sua materia, ben 16 alunni o il prof. di Filosofia sempre in “collera” con il Mondo?
Eppure quanta nostalgia di quegli anni… quando bastava un sorriso, una pacca sulle spalle, un abbraccio affettuoso di un compagno per farti dimenticare dell’ennesimo “Quattro”!
Cosa poteva succederti se non fossi stato in grado di risolvere un’equazione di II grado, di non saper commentare un sonetto di Foscolo o tradurre un passo di Livio? Niente! La vita sarebbe andata avanti lo stesso… quattro più… quattro meno sul registro!
Infatti è andata proprio così: ognuno ha il suo lavoro che svolge nel migliore dei modi e.. guarda un po’… alcuni hanno deciso di diventare anche loro insegnanti, probabilmente prendendo ad esempio la professionalità e l’intransigenza di quei docenti che, da ragazzi, avevano tanto criticato e che poi, con il tempo, erano diventate le loro figure di riferimento!
A fine pranzo poi tante foto ed un piccolo pensiero a ricordo di una bellissima ed indimenticabile giornata trascorsa insieme: una pergamena ed un barattolino di miele, simbolo della “dolcezza” dell’adolescenza rivissuta tutti insieme.
Bellissime le parole con cui Gianfranco ha concluso l’incontro: “Al di là di ciò che ognuno di noi ha fatto e di come sia stato segnato dalla vita, rimane inalterato quello spirito goliardico e cameratesco che, tanto tempo fa, ha fatto di noi un gruppo così coeso. Oggi ho ritrovato tanti amici che credevo aver perso… oggi mi sento un po’ più ricco!”.
B. D.