Contro il cancro, tornano le arance della salute a favore della ricerca
«La salute è nelle nostre mani» quindi è fondamentale che ognuno s’impegni per tutelare la propria. Anche per limitare le probabilità di ammalarsi di tumore servono gesti concreti, come non fumare, scegliere un’alimentazione equilibrata, fare regolarmente attività fisica e aderire agli esami di controllo raccomandati. Con questo messaggio, il 28 gennaio, le «Arance della Salute» di Fondazione AIRC tornano nelle piazze con il primo appuntamento di sensibilizzazione e raccolta fondi dell’anno. «La prevenzione è uno dei principali strumenti per ridurre le probabilità di sviluppare un cancro ed è alla nostra portata ogni giorno — ricorda Federico Caligaris Cappio, direttore scientifico di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro —. Se la diagnosi precoce permette di anticipare il momento in cui si scopre una neoplasia, altri semplici interventi consentono di contenere il rischio che alcuni tumori si presentino. Abitudini e comportamenti più salutari potrebbero evitare la comparsa di circa un tumore su tre». A sintetizzare gli stili di vita corretti ci ha pensato il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF), che da anni si occupa del rapporto tra cancro e alimentazione e che, dopo un lavoro di revisione di migliaia di studi, ha stilato dieci raccomandazioni con le evidenze scientifiche più importanti. Il primo passo è cercare di mantenere il giusto peso in ogni fase della vita, evitare di mettere su chili nell’età adulta, ma fare attenzione anche ai piccoli: chi è sovrappeso o obeso nell’infanzia ha un’elevata probabilità di esserlo anche da adulto. L’eccesso di peso e l’obesità sono all’origine di 12 tumori diversi. Si devono poi limitare i cibi spazzatura, ma anche quelli trasformati e confezionati e le bevande zuccherine, tutti ricchi di grassi, zuccheri e amidi che contengono molte calorie. Altro suggerimento riguarda il consumo di carne rossa, al massimo tre porzioni alla settimana (equivalenti a circa 350–500 grammi di carne cotta) e quello di carne rossa processata (ovvero prosciutti e insaccati), da ridurre al massimo. Mentre è consigliato fare il pieno di cereali integrali, cibi che contengono fibre e vegetali e proteggono contro diversi tipi di cancro. La raccomandazione è di mangiare ogni giorno almeno 30 grammi di fibre e 400 di frutta e verdura. Altro toccasana l’attività fisica, che protegge contro diversi tipi di tumore. L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia agli adulti di muoversi ogni giorno e di fare ogni settimana almeno tra i 150 e i 300 minuti di attività fisica moderata, oppure tra i 75 e i 150 minuti di attività ad alta intensità. Sono molti i dati che mostrano, poi, il legame tra consumo di bevande alcoliche e sviluppo di tumori: poiché non esiste una soglia al di sotto della quale il rischio non aumenta meglio sarebbe non bere alcolici. Infine, a favore della prevenzione c’è l’allattamento al seno che fa bene sia alla mamma, perché la protegge dal cancro al seno, sia al bambino, per una crescita con minor rischio di sovrappeso e obesità. Il 28 gennaio, in occasione del tradizionale appuntamento con le «Arance della Salute», i volontari AIRC distribuiscono reticelle di arance rosse coltivate in Italia a fronte di una donazione di 10 euro, marmellata d’arancia (6 euro) e miele ai fiori d’arancio (8 euro). I fondi raccolti contribuiranno al finanziamento di circa 5mila ricercatori per rendere il cancro sempre più curabile. Per trovare il punto di distribuzione più vicino si può visitare il sito internet arancedellasalute.it. Inoltre dal 4 febbraio, in occasione del World Cancer Day, l’appuntamento con la salute continua in più di 8mila supermercati di oltre 50 insegne: per ogni reticella di arance rosse per la ricerca distribuita nel periodo, i punti vendita aderenti doneranno 50 centesimi di euro ad AIRC. corriere.it