Contro la violenza sulle donne, in Ciociaria il convegno “La mano che protegge”
Una cultura del rispetto nasce, innanzitutto, dal dialogo. Un dialogo erga omnes rivolto specialmente ai giovani affinché crescano con i giusti valori per una società migliore, in cui la convivenza sia improntata al massimo riconoscimento dell’altro da sé e per evitare che le pagine dei giornali siano piene di cronache di femminicidi. Per parlare di questo e di altre tematiche l’appuntamento è per lunedì 6 novembre nel salone di rappresentanza dell’amministrazione provinciale dove, a partire dalle 9.30, si svolgerà il convegno “La mano che protegge – I giovani contro la violenza sulle donne”.
L’evento è organizzato dal deputato della Lega al Parlamento europeo, onorevole Maria Veronica Rossi. Nel parterre de rois dei relatori saranno presenti: l’avvocato Elisabetta Aldrovandi, garante regionale per la tutela delle vittime di reato; la dottoressa Roberta Beolchi, presidente dell’Associazione Edela; la dottoressa Margherita Carlini (che sarà collegata in videoconferenza), psicologa clinica, psicoterapeuta e criminosa; l’avvocato Caterina Grillone, criminologa e cultrice del diritto del minore e della famiglia; il dottor Gabriele Parpiglia, giornalista, autore, produttore televisivo e scrittore. A moderare l’evento sarà l’avvocato Francesco Severa. E’ prevista, inoltre, la partecipazione dell’avvocato Valentina Ambrosio e delle tante associazioni e centri antiviolenza del territorio provinciale.
“Il femminicidio, purtroppo, è un fenomeno drammatico che è sempre esistito, le cui sanzioni, morale e giurisprudenziale, a volte sono state storicamente mitigate, pensiamo, ad esempio alla legge sul delitto d’onore – ha affermato l’eurodeputato Maria Veronica Rossi – Oggi è molto più percepito rispetto al passato grazie alla visibilità di cui gode attraverso i mezzi di comunicazione di massa, che, però, hanno un ruolo duplice e al contempo contrastante: quello positivo legato alla sensibilizzazione rispetto al fenomeno stesso che deve condurre a un indispensabile percorso educativo verso la parità di genere; e quello negativo legato alla sua spettacolarizzazione mediatica che inficia l’aspetto formativo e allontana qualunque soluzione efficace di tipo culturale, psicologico e sociale. L’appuntamento di lunedì prossimo vuole aprire una finestra di attenzione sulla violenza contro le donne, perché ritengo che il confronto possa condurre tutti a trovare la giusta strada da seguire per combattere questo fenomeno”.
Redazione Frosinone