Coronavirus, 35mila morti dimenticati troppo presto
di Biagio Cacciola
Che c’è dietro questa voglia pazza di divertimento che ha pervaso in era Covid un pezzo della gioventù italiana e anche diversi personaggi maturi a cui piace continuare a sentirsi giovani? Migliaia di persone sono sciamate nei luoghi delle vacanze da lustrini: Sardegna, Ibiza e altre località sono state invase da personaggi più o meno famosi. Partite di calcetto, aperitivi in spiaggia, notti in discoteca. Tutto senza precauzione.
Le mascherine non esistevano, non parliamo del distanziamento. Tutto come se non ci fossero stati 35mila morti finora in Italia e centinaia di migliaia nel mondo. Si voleva credere che fosse stato solo un brutto sogno. È interessante, a tal proposito, la dichiarazione che subito dopo il ricovero per polmonite da Covid ha fatto Ilaria Gallozzi, ventottenne di Sora.
«Esattamente una settimana fa mi trovavo in Sardegna, in Costa Smeralda, paradiso delle vacanze da barche sfavillanti, auto di lusso, ville mozzafiato. Ora tutto questo sembra un ricordo dopo che il mio corpo è come in una morsa. E – continua – nel periodo della quarantena siamo stati tutti bravi, poi noi giovani siamo stati incoscienti eludendo le minime misure di sicurezza creando assembramenti e focolai di contagio. Oggi soffro e sto in ospedale con una polmonite che non mi fa respirare». E conclude con un appello: «Cercate di rispettare le regole, il Covid se ti conosce ti può uccidere».
È il quadro che sembra uscito dal romanzo Pinocchio di Collodi. Troppi Lucignolo vogliono che il paese dei balocchi continui senza sosta. Con la scusa del lamento dei finti morti di fame, personaggi proprietari di discoteche, barche, spiagge riservate, hanno voluto che lo spettacolo continuasse. Certo, milioni di persone sono state accorte e disciplinate, ma sui social fanno rumore i cattivi maestri che, seduti in Parlamento, si tolgono la mascherina e si fanno trasportare fuori dall’aula a braccio.
Sono questi negazionisti che sono stati da esempio per tanti giovani e, immaturi, anziani che gridano alla “dittatura” ogni volta che gli viene ricordata una misura di sicurezza. Grazie a costoro e non certo ai “migranti cattivi”, che il Covid ha ripreso forza in estate. Grazie al liberismo capitalista “esistenziale” che non ama educazione, regole, disciplina che, oggi, siamo più esposti alla pandemia di ieri.