Coronavirus-“In Ciociaria polo vaccino”
“Se, come sembra ormai confermato, Sanofi è uno dei colossi farmaceutici impegnato nella produzione del vaccino anti Covid e questa produzione impatterà anche il sito produttivo di Anagni, è evidente che si creano le ulteriori premesse per creare, finalmente, un polo industriale di eccellenza, chimico farmaceutico, del Basso Lazio, che ricomprende i territori delle Province di Roma, Frosinone e Latina, laddove sono presenti importanti e strategiche imprese del settore – ha affermato il consigliere comunale di Frosinone, Danilo Magliocchetti – E’ di solare evidenza che la creazione di un polo farmaceutico del Basso Lazio, renderebbe l’intero territorio ancora più attrattivo, dal punto di vista degli investimenti e dello sviluppo. Ciò anche in considerazione delle importanti vie di collegamento, autostradali e ferroviarie, già esistenti in quest’area, senza considerare l’indiscutibile valore aggiunto rappresentato dalle prossime previste fermate TAV, che consentirebbero rilevanti opportunità, anche dal punto di vista della logistica. Proprio in provincia di Frosinone, esistono delle aziende chimico farmaceutiche di grande importanza, che producono farmaci innovativi per la cura delle malattie oncologiche. Con l’ulteriore investimento sullo strategico sito Sanofi di Anagni, per la produzione del vaccino anti Covid, il comparto del territorio, potrebbe essere di rilevanza mondiale. Non a caso, gli Stati Uniti, hanno già preso contatti con le maggiori case farmaceutiche che produrranno il tanto atteso vaccino. Mettere in rete le aziende di Frosinone, insieme a quelle presenti a Latina e a Roma, nello specifico a Pomezia, consentirebbe di sviluppare un centro nevralgico di eccellenza, con la creazione anche di un Centro Ricerche di livello mondiale, in grado di promuovere l’innovazione dell’intera filiera, favorire la competitività, con ricadute positive sull’occupazione. Il polo chimico farmaceutico del basso Lazio, sarebbe il più grande del centro Italia e potrebbe essere costituito dalla Regione Lazio, da Unindustria, dalle Università, dalla Città metropolitana di Roma, dalle Province di Frosinone e Latina e, ovviamente, con il fondamentale ed indispensabile contributo delle aziende private del settore esistenti nei 3 territori”.
Redazione Digital