Coronavirus-“Tamponi ai farmacisti della provincia di Frosinone”

Tamponi ai farmacisti ciociari. Il presidente dell’Ordine di Frosinone, Riccardo Mastrangeli scrive al prefetto della provincia di Frosinone, al presidente della Regione Lazio e al direttore della Protezione civile Lazio.

Riccardo Mastrangeli

“Illustrissime Autorità, in questa emergenza Covid19 il farmacista si è dimostrato il punto di contatto più vicino alle esigenze di tutti i Cittadini, garantendo, quotidianamente attraverso la propria efficienza professionale, l’accesso al farmaco ed ai servizi sanitari; in ragione di ciò, i farmacisti che operano in ospedale, in farmacia e in parafarmacia costituiscono un presidio fondamentale e insostituibile per i cittadini sul territorio e pertanto vanno protetti come gli altri operatori sanitari. Questa considerazione è stata testimoniata, tra gli altri, anche dal nostro Presidente della Repubblica On. Sergio Mattarella e da Sua Santità Papa Francesco che non finiremo mai di ringraziare ed avere nel cuore per l’attenzione e l’incoraggiamento. Abbiamo chiesto alle Autorità di competenza, per proteggerci ed aiutare i Cittadini ad essere assistiti, mascherine certificate che non sono mai arrivate. Purtroppo anche ieri abbiamo registrato a livello nazionale altre vittime tra i farmacisti dovute ad infezione da Covid19, tantissimi sono in quarantena domiciliare, tanti sono ricoverati in terapia intensiva e tra questi anche un farmacista della nostra provincia ricoverato ed intubato all’Istituto Lazzaro Spallanzani, ma soprattutto non si conoscono i dati su colleghi che eventualmente risultano contagiati in stato asintomatico. Per scongiurare ulteriori episodi che potrebbero risolversi nella forzata chiusura degli esercizi e per tutelare i farmacisti, le loro famiglie e tutti i Cittadini, con la presente sono a chiedere di voler disporre l’effettuazione di tamponi a tutti i farmacisti che operano a contatto con il pubblico nelle farmacie, parafarmacie, negli ospedali e nei servizi farmaceutici del territorio provinciale. E’ questa una misura profilattica che, alla luce dell’andamento dell’epidemia, è assolutamente indifferibile nell’interesse della pubblica salute anche in considerazione della “Fase Due”, che prevede la riapertura di molteplici realtà e servizi.
Confidando in una Vostra attenzione a quanto descritto, saluto con cordialità. Riccardo Mastrangeli”.

Redazione Digital