Cretaro risponde ai rappresentanti della Lista “Veroli bene comune”
«Ho letto con non poco stupore l’intervento dei componenti della lista “Veroli bene comune” ai quali mi sento di rivolgere alcune brevi considerazioni – ha affermato Simone Cretaro – Innanzitutto, trovo particolarmente curioso il metodo della impersonalità utilizzato per rispondere alle mie dichiarazioni, quasi a lasciar intendere che la “lista” sia dotata di una propria soggettività, parlando a nome dei componenti, peraltro non ancora noti.
Ai fini dello svolgimento di un sereno e quanto più limpido confronto culturale e politico non sarebbe allora più corretto e rispettoso, soprattutto nei confronti dei nostri Concittadini, manifestare i nomi di chi esprime tali opinioni?
Chi ritiene di dare il proprio contributo al dialogo, con un commento o anche una critica, dovrebbe sentire il bisogno di esprimerlo senza aver timore di “mettere la propria faccia”, se è in buona fede. Per quanto attiene al merito dei rilievi mossi dalla “lista” sarà mia cura rispondere dettagliatamente a chi avrà il coraggio di mostrare la propria identità senza nascondersi dietro un simbolo elettorale. A tal proposito però mi permetto di ricordare sempre alla “lista” che il candidato a sindaco che sostengono per le prossime elezioni è un politico di professione che ha amministrato per quarant’anni, dodici da sindaco della nostra Città. E sempre quel candidato a sindaco, pronto “artatamente” alle primarie, sarebbe stato un personaggio pieno di considerazione se avesse rispettato gli accordi che l’avevano visto partecipe insieme con altri esponenti che ricoprono incarichi di responsabilità politica locale e provinciale. Usando lo stesso criterio caro alla “lista” – ha concluso Cretaro – sarà gioco facile replicare che qualsiasi ipotesi di programma avanzato da tale coalizione non risulterà credibile visto che il proprio candidato ha già ricoperto la carica di sindaco per lunghissimo tempo nonché altre numerose e svariate cariche pubbliche, tra cui l’attuale presso la Saf di Colfelice».