Da Londra a New York in un’ora e mezza, ecco l’aereo supersonico

Cresce sempre di più la voglia di tornare a viaggiare in regime supersonico nell’aviazione commerciale. Mentre Boom Supersonic sta costruendo a Greensboro (North Carolina) la fabbrica che dovrà produrre Overture, velivolo da Mach 1.7 che sarà realizzato anche grazie a una joint venture con la nostra Leonardo e che nel portafoglio clienti ha già American Airlines, United e Japan Airlines, ecco che nel mercato da Mach 1 e oltre si fa largo addirittura la Nasa. Con un obiettivo: fare sì che una classica tratta transoceanica, la Londra-New York, sia coperta in un’ora e mezzo di volo, contro le 3 ore 20 che impiegava l’anglo-francese Concorde, uscito di scena nel 2003. Il passo successivo all’ X-59 sarà lo sviluppo del prototipo che potrebbe operare fino a un regime di Mach 4, ovvero il doppio della velocità del già citato Concorde (i suoi Mach 2, raggiunti in crociera a 52 mila piedi, 17 mila metri, erano pari a circa 2170 km/h). L’aereo che verrà potrebbe così battere perfino l’SR71-Blackbird, anche se il ricognitore dell’USAF da Mach 3.2 fissò l’1 settembre 1974, proprio sulla rotta Atlantica da New York a Londra, un primato ancora insuperato: un’ora e 54 minuti per completare 5.571 chilometri alla velocità media di 2900 Km orari. Il progetto del jet supersonico sarà sviluppato dalla Nasa con due contratti della durata di 12 mesi ciascuno, stipulati con aziende del settore aerospaziale nell’ambito del programma Advanced Air Vehicles. Ci saranno due gruppi di lavoro che daranno il loro contributo alla progettazione del velivolo, occupandosi anche dei materiali necessari al sistema propulsivo e della gestione termica, aspetto fondamentale per arrivare a costruire un velivolo in grado di raggiungere Mach 4. corriere.it