Dalla Ciociaria a Capo Nord a piedi, quasi 7mila chilometri ecco l’impresa di Davide e Alessandro
“Arrivo a Nordkapp – ha affermato Davide D’Arrigo – Sette mesi. 210 giorni. 6376 km percorsi. 7 nazioni attraversate a piedi: Italia; Austria; Germania; Danimarca; Svezia; Finlandia; Norvegia. Uno spazio che sembra così lungo, è invece fatto di attimi. Camminiamo alla ricerca di noi stessi, increduli, dal momento in cui viviamo tra terrore e barbarie che spengono i nostri sogni. In questo mondo, realizzare un sogno è come scalare una montagna impervia, dove c’è solo spazio per sacrificarsi passo dopo passo fino alla meta. Ho sempre pensato che credere in qualcosa fosse meglio di non credere in nulla. Dare voce all’immaginazione e alla creatività della nostra mente, aiuta a dare voce alla nostra anima. Partendo da casa sette mesi fa, ho detto ad Alessandro Alati che avremmo vissuto l’esperienza più bella della nostra vita, e arrivare qui il giorno del suo compleanno, è stato toccante: ho visto davanti a me un ragazzo che ha realizzato il suo sogno. Come me. L’abbiamo realizzato insieme! In questi mesi siamo stati narratori della nostra città e del nostro luogo del cuore: il Castello di Sora, un luogo incantevole che raccontato da noi in viaggio ha acquisito una maggiore forza, e migliaia di persone sono venute a conoscenza della nostra terra, persone incontrate per mezzo del destino, persone che hanno spalancato i loro occhi con interesse alle immagini della nostra città e dalla sua ammirevole storia. Un Pellegrino non porta con sé oro da mostrare, porta la sua storia intima e personale, il suo bastone lo precede nei passi e la sua voce è fatta per scolpire i cuori di chi ne ha appena conosciuto la propria bontà. Sora, città fertile nata da acqua e roccia, come il nostro lievito: nato nella nostra terra, con farine locali e acqua del posto. Il lievito è sopravvissuto e si è rinnovato, come noi in questo viaggio. Voglio ringraziare Alessandro, un compagno fedele, le parole non bastano a descriverne la tenacia e il suo modo di sentirsi libero in questo mondo. Voglio ringraziare la mia famiglia, che mi è stata sempre vicino, dandomi la possibilità di non sentirmi mai sbagliato e non compreso. Voglio ringraziare la mia compagna, per il tempo speso ad aspettare il mio ritorno e per aver creduto in me, insieme nulla è impossibile. Grazie a tutti i miei amici che sono stati ogni giorno a tifare per noi. E grazie a tutte le persone che hanno seguito il viaggio, che sono entrate emotivamente in connessione con noi. Ringrazio tutte le anime di questo cammino, quando sentirò le loro voci nei miei ricordi, mi sentirò sempre nel posto giusto. Un grazie ai nostri sponsor, perché hanno creduto in un sogno di due ragazzi, al di là del ritorno economico. Sognare è per tutti, non dimentichiamolo mai! Grazie, ragazzi”.
Redazione Sora