Dallas i Puffi Mike Bongiorno e Maurizio Costanzo, Berlusconi fa sognare gli italiani
«Dallas» è stata la carta vincente di Berlusconi per lanciare Canale 5. Le cose andarono così: la Rai aveva acquistato i primi episodi del serial, trasmettendoli su Raiuno nel 1981 fra molte perplessità e diffidenze (tredici puntate della serie, non in ordine ma “selezionate tra le migliori”: un grande successo americano, già in ritardo, viene trasmesso quasi controvoglia). Con incredibile tempismo, Berlusconi acquista personalmente i diritti di trasmissione al Mifed di Milano: «Il vero Dallas lo faremo conoscere noi al pubblico italiano, quello che si è visto in Rai è solo un piccolo assaggio poco significativo», è la promessa di Canale 5. Con «Dallas», Berlusconi inaugura la contro-progammazione: la serie viene infatti mandata in onda il martedì, per colpire la giornata più debole della Rai e il giovedì, raddoppiando l’appuntamento settimanale, per fidelizzare l’ascolto. Davvero, un colpo vincente. Alla Rai, per consolarsi cominciano a chiamare Berlusconi Geiar. Poi i Puffi, Mike Bongiorno, Maurizio Costano, Sandra e Raimondo Vianello e tanta pubblicità.
L’omaggio più significativo alla tv di Berlusconi è stato fatto da Angelo Guglielmi: «La nascita dei network privati è stato un fatto positivo. Ha significato l’apertura di un sistema che prima era chiuso, bloccato, dal punto di vista industriale e da quello culturale… Di fronte a questo fenomeno, la sinistra ha reagito in modo sbagliato. Ha continuato a vedere nella tv uno strumento degradato, pericoloso, da sottoporre a vigilanza continua. Da tenere chiuso nel suo recinto, con i gendarmi intorno».
Redazione Digital