Dimissioni sindaco Anagni-“Bassetta lasci definitivamente”
“La notizia delle dimissioni del sindaco di Anagni, Fausto Bassetta, ci lascia a dir poco perplessi. Di sicuro – hanno affermato gli esponenti di MDP – il primo cittadino avrà avuto i suoi buoni motivi per arrivare a tanto ma noi siamo convinti che le strade percorribili siano due: o le dimissioni definitive o una Giunta realmente tecnica.
Non vogliamo entrare nella diatriba sui pesi e le misure di tutela ai partiti, nel riconoscimento di quelli che sono gli assessori da dare a questa lista o a quel partito.
Dopo diversi anni, riusciamo a trovare una dimensione politica nella quale esprimere le nostre opinioni, pertanto su questa vicenda non siamo cerchiobottisti ma siamo dell’avviso che Bassetta debba con forza rivendicare la propria autonomia, chiedendo ai partiti di farsi da parte e di nominare una Giunta realmente tecnica e non, una Giunta tecnica su richiesta dei partiti come è accaduto la prima volta. Una Giunta tecnica è fatta di tecnici e non di individui che i partiti e le liste ritengano siano tecnici.
Bassetta si distingua una volta per tutte da questo modo di far politica, che finora non ha prodotto nulla di sensazionale, ma ha permesso quella che definiamo “normale amministrazione”. Nel caso i partiti e liste non siano interessati, a nostro avviso il sindaco si dimetta definitivamente, ma fin da ora noi siamo dell’avviso che la responsabilità di questo gesto non sarà del primo cittadino, bensì dei partiti e delle liste che, in questa fase hanno dimostrato di non avere la capacità di realizzare un progetto comune e a lungo termine per la città.
Finora le Giunte che si sono susseguite hanno galleggiato, amministrando lo stretto necessario e creando poco per quella che aspirava a candidarti a “capitale della cultura” in Italia.
Se Bassetta decide di dimettersi però, faccia come ultimo atto almeno quello di comunicare alla cittadinanza se ci sono realmente le volontà per il ricorso contro la riaccensione dell’inceneritore della Marangoni. Nei giorni scorsi ci era giunta voce che il ricorso era pronto, però dai media locali non abbiamo saputo nulla.
A nostro avviso, in questa fase si paga lo scotto di aver voluto imbaracare tutti, in campagna elettorale. Si poteva rischiare il ballottaggio a nostro avviso, perché far salire sul carro anche quelle forze che avevano sostenuto la precedente amministrazione di centrodestra, non ha dato i frutti sperati. Secondo noi, non esistono “folgorati sulla via di Damasco” in politica. Oggi è inutile piangere sul latte versato.
Di sicuro non riteniamo l’esperienza di Bassetta totalmente fallimentare come qualcuno, da destra, vorrebbe farci credere. Fino a tre anni fa, la situazione era di gran lunga peggiore di oggi. Arrivare a rimpiangere i tempi di “quando c’era lui” ci appare come qualcosa di ridicolo e strumentale, da parte di chi spera che alle prossime amministrative vinca un centrodestra con qualche rinforzo proveniente da altre posizioni”.