Distrugge più di 50 macchine con una mazza di ferro, insulti e video dalle finestre
Vandalismo senza senso, abitanti infuriati e ben 56 auto seriamente danneggiate alla periferia di Roma. E’ successo sotto gli occhi di moltissime persone affacciate alle finestre, alcune delle quali hanno ripreso la scena con i telefonini, poco dopo la mezzanotte di mercoledì 28 ottobre, in via dei Colli Albani, zona Tuscolano. Era da poco scattato il lockdown quando un uomo armato di una spranga di ferro ha iniziato a colpire le auto parcheggiate. Il vandalo agiva con sistematicità, una vettura dopo l’altra, sferrando colpi secchi su parabrezza, carrozzeria, tettucci. Non appena qualcuno se ne è accorto sentendo il rumore dei vetri infranti, si è affacciato e l’ha visto in azione. Da quel momento è stato un rincorrersi di grida e parolacce, in un crescente senso di impotenza. Ogni 4 o 5 secondi, man mano che il soggetto procedeva nella strada, un’altra auto finiva con i cristalli in frantumi o le fiancate ammaccate. «Ahò, ma che stai a fa’!» «Li mortacci…» «Questo è pazzo!» «Basta, te pijasse ‘n colpo!» E lui proseguiva. Senza curarsi della pioggia di insulti. Quattro-cinque minuti di follia metropolitana «in diretta».
Decine le chiamate al 112: giunti in pochi minuti, i militari della stazione Tuscolana hanno trovato una lunga scia di vetri schizzati un po’ ovunque sulla carreggiata. L’uomo si stava allontanando con il bastone ferrato e qualcuno cercava di bloccarlo. Lui reagiva menando fendenti all’impazzata. Si è calmato solo davanti ai carabinieri: ha posato la sbarra a terra e senza opporre resistenza si è fatto arrestare. Identificato in un cittadino egiziano di 41 anni, senza alcun precedente penale, è stato portato alla caserma di Piazza Dante. Non era né ubriaco né alterato da sostanze stupefacenti. Il conto dei danni sui 56 veicoli colpiti è nell’ordine delle decine di migliaia di euro. Resta il mistero: cosa ha spinto lo straniero ad accanirsi contro tante macchine, rischiando oltretutto di essere agguantato e linciato dalla folla? Lavoro che, una volta messo in condizioni di non nuocere, a questo punto riguarda più psichiatri e assistenti sociali che le forze dell’ordine. corriere.it